Valori borchiati

Da Annaulaola

Piccoli pois d’oro e argento cadono a pioggia su abiti e accessori. In plastica o metallo, la borchia nasce alla fine degli anni ’70 e diventa il simbolo del movimento punk grazie alla creatività della stilista Vivienne Westwood e del marito Malcom McLaren, manager dei Sex Pistols, band simbolo del movimento punk.

Dopo un lungo periodo di letargo, intervallato da sporadici risvegli, borchie e spuntoni invadono il guardaroba, maschile e femminile, ma con attitudine rock-chic. Una visione contemporanea che dissacra la vecchia immagine dei pois di metallo attraverso l’esagerazione e la ripetizione degli elementi.

I vestiti ne sono ricoperti su spalline, corpetti e orli; decolté, ballerine, sneakers ankle boots e mocassini ne sono tempestati; cinte, polsiere, bracciali e orecchini da sempre ne costituiscono uno dei bersagli preferiti; immortali quelle applicate sulle tasche di pantaloni e camicie; già diventate un classico quelle poggiate sui reverse del blazer o sull’intera superficie di clutch e shopping bag.

Un valore aggiunto a cui difficilmente rinunciare e che, che nella visione di Donatella Versace, trasforma una donna in sirena che al posto delle squame ha le borchie!


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