Si può dimenticare una guerra? È quanto si chiede il regista Ari Folman nel meraviglioso e scioccante Valzer con Bashir, vincitore del Golden Globe 2009 per il miglior film straniero. In seguito al racconto di un incubo ricorrente da parte di un amico, Folman s’interroga sul suo passato di soldato: ha partecipato o no alla guerra in Libano? La memoria fa brutti scherzi e cancella ricordi, mentre l’immaginazione è capace di forgiarne di nuovi, mai esistiti nella realtà. A suon di dialoghi/interviste e flashback tra l’immanente e l’onirico, Folman conduce se stesso e noi spettatori nel vivido e drammatico fatto del massacro di Sabra e Shatila del 1982. Insieme a Lebanon di Samuel Maoz, Valzer con Bashir si colloca quindi in quel filone di film che hanno come imperativo categorico il non voler dimenticare cosa è successo in Libano negli anni Ottanta.
Un lungometraggio biografico e universale, terapeutico e scarno, denso e cocente di emozioni. Un’opera mai vista prima, che non fa sconti alla realtà, che con determinazione recupera una memoria scomoda ma impossibile da dimenticare… continua a leggerlo su www.bizzarrocinema.it cliccando QUI