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Vangelo del giorno 6 ottobre 2014

Creato il 06 ottobre 2014 da Lory663
Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b) Vangelo del giorno 6 ottobre 2014Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 1,6-12.
Fratelli, mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo.
In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!
L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!
Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo;
infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Salmi 111(110),1-2.7-8.9.10abc.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
nel consesso dei giusti e nell'assemblea.
Grandi le opere del Signore,
le contemplino coloro che le amano.
Le opere delle sue mani
sono verità e giustizia,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
eseguiti con fedeltà e rettitudine.
Mandò a liberare il suo popolo,
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile il suo nome.
Principio della saggezza
è il timore del Signore.
+Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,25-37.
In quel tempo, un dottore della legge si alzò per metter alla prova Gesù: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».
E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.
Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».
Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso». 
O M E L I Aa cura di
Qumran2.net Riccardo Ripoli  "Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione - Il Buon Samaritano -"
Tutte le volte che siete stati in difficoltà davanti ad una disgrazia, per la perdita del lavoro, a causa di una lite in famiglia ed in centomila altre situazioni avreste voluto qualcuno vicino a voi, che vi tenesse l
a mano, vi desse un incoraggiamento, e magari qualcuno c'era, ma in certi momenti abbiamo bisogno della vicinanza di tutti coloro che conosciamo, che incontriamo. Ci facciamo una ragione se camminando per la strada non riceviamo un supporto da chi non comprende la nostra situazione, ma tra quelli che la conoscono vorreste un aiuto, una parola, un sorriso, un po' d'affetto. Eppure quante persone incrociamo nel nostro cammino, con quanti entriamo in confidenza e li chiamiamo "amici", ma ci passano accanto, ci vedono moribondi, disperati, tristi, inconsolabili e passano oltre, andandosene per la propria strada senza degnarvi di uno sguardo. Vi fa piacere una situazione del genere? Pensate che sia una cosa giusta? Ecco, allora non fate lo stesso. Pensate a quante volte avete visto un barbone, un povero, uno zingaro chiedere l'elemosina e letto la sofferenza sul suo volto. Contate le ore trascorse in ufficio senza esservi mai degnati di chiedere ad un collega la ragione per la quale era triste. Riflettette se avete visto mai un anziano o un malato da solo abbandonato in un ospizio o nel letto di un ospedale.
Nessuno potrà dire un giorno "io non sapevo", ci siete passati vicino, lo avete guardato e non avete fatto nulla per lui.
Ora ditemi che non sapete che ci sono migliaia di bambini abbandonati, maltrattati, abusati, odiati dalle proprie famiglie, che cosa avete fatto per loro? Sono essi il vostro prossimo, coloro ai quali curare le ferite, da accogliere nel proprio cuore, da prendere in affidamento.  Articoli correlati:

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