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E’ proprio vero quello che dice lei in merito a questi biscotti: sono i biscotti più buoni del mondo: burrosi, si sciolgono in bocca, uno tira l’altro e non riuscirete proprio a dire di no. Rispetto alla ricetta originale, io gli ho fatto fare un tuffo anche nella cioccolata fondente per renderli ancora più irresistibili.
Curiosità: lo shortbread è un biscotto non lievitato molto burroso tipico della Scozia, ma diffuso anche nel Regno Unito, nella Danimarca, in Irlanda, in Svezia e negli Stati Uniti. Letteralmente significa pane friabile. Molto veloce da fare, lo shortbread viene preparato con farina (un tempo d’avena), zucchero e molto burro che gli conferisce la sua caratteristica friabilità. Esistono due forme di shortbread: quella rettangolare (detta fingers) e quella tonda tagliata a spicchi (detta petticoat tails). Questi biscotti affondano le radici nel periodo medioevale dove si preparava infatti un “pane biscotto”con gli avanzi di pane che venivano messi in forno ad asciugarsi ottenendo un prodotto molto croccante. In seguito il lievito del pane è stato sostituito dal burro e il “pane biscotto” è stato sostituito da un grande biscotto friabile tondo (che veniva servito tagliato a spicchi) più simile come consistenza ai frollini e veniva consumato in occasioni speciali come Natale, Capodanno e soprattutto nei matrimoni come segno di prosperità Il 6 gennaio si celebra la “giornata nazionale degli shortbread”, la tradizione vuole che questi siano i classici biscotti che accompagnano il tè del pomeriggio. Vanilla Shortbread Glassati al Cioccolato Fondente dal blog Araba felice in cucina ricetta tratta da “Nigella Summer” di Nigella Lawson Ingredienti per 25/30 pezzi circa
100 gr di zucchero a velo
200 gr di farina
100 gr di amido di mais (maizena)
200 gr di burro
i semi di una bacca di vaniglia
zucchero semolato, per spolverare
un pizzico abbondante di sale
Inoltre
150 gr cioccolato fondente
Preparazione
Mettere lo zucchero a velo, la farina, l'amido ed il sale nel robot con le lame e dare una veloce girata per amalgamare. Unire quindi il burro leggermente ammorbidito a pezzetti insieme ai semi della bacca di vaniglia.
Far andare le lame finché l'impasto risulterà granuloso, ma comunque non troppo a lungo.
Foderare uno stampo rettangolare circa 23cm per 33cm con della carta forno e versarvi l'impasto. Pressarlo bene con il retro di un cucchiaio o, meglio, con le mani. Ora incidere l'impasto in strisce della dimensione che preferite, e bucherellare ogni biscotto con una forchetta. Volendo si può spolverizzare con poco zucchero semolato. Mettere in frigo venti minuti, quindi cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per circa 25/30 minuti. Devono restare chiari ed i bordi risultare dorati, attenzione a non cuocerli troppo.
Appena escono dal forno incidere nuovamente nei tagli praticati in precedenza, quindi NON toccare finché saranno ben freddi e prenderanno la giusta consistenza. Una volta che saranno ben freddi, sciogliere il cioccolato fondente e facendo molta attenzione (sono delicatissimi!) intingervi i biscotti per ¾. Fare asciugare completamente su una gratella. Si conservano per qualche giorno in una scatola di latta.
Pillole di enologia: gli amari
Gli Amari sono liquori ottenuti per distillazione/macerazione/infusione in “alcol buon gusto” di erbe medicinali, spezie o scorze di agrumi addizionate con una quantità variabile di zucchero e con una gradazione alcolica compresa tra i 20-45 gradi. Nel passato i liquori erano usati per le loro proprietà medicinali e per la stimolazione dei succhi gastrici prima e dopo pranzo. Ancora oggi, soprattutto in Italia, gli amari vengono impiegati come digestivi, ma talvolta rientrano anche nella preparazione di cocktail. A seconda della componente vegetale maggiormente impiegata sono divisi in Amari veri e propri, Fernet, Chine, Rabarbari e Bitter. I Fernet sono molto ricchi di alcol e molto amari. Le Chine e i Rabarbari sono meno ricchi di alcol e prevalgono i sapori della componente vegetale impiegata. I Bitter (che in inglese significa appunto amaro) sono ottenuti con una miscela di diversi ingredienti e con assenza di zucchero.
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