Varese Fall Break 2014. Il bilancio finale

Dal 5 all’8 novembre si è svolto a Varese il festival Fall Break 2014, ad ingresso totalmente gratuito. Nuova denominazione per una festa cinematografica di origine controllata e garantita dall’unione tra il blasonato Cortisonici e il cugino nobile DocumentaMy. Due festival che sono diventati un’unica grande occasione per deliziare gli svariati appetiti di un pubblico ormai consolidatosi negli anni, con una quattro giorni di proiezioni di opere importanti e poco visibili. La rassegna è uno dei pochi eventi culturali della città e fino all’ultimo ha dovuto tenere in cantina gli eccellenti frutti della vendemmia cinematografica raccolti durante l’anno e per poco non ha visto annacquare gli sforzi di quanti si sono volonteresamente impegnati, tra mille difficoltà organizzative e finanziarie, per la riuscita dell’evento a causa di una poca e/o tardiva attenzione delle Istituzioni verso questo prodotto cinematografico unico e pregiato.

Sedi della kermesse cinematografica sono stati il Cinema Teatro Nuovo, la Sala Filmstudio90, la Libreria Feltrinelli, il Twiggy Cafè e le Cantine Coopuf che hanno ospitato un programma ricco e variegato di iniziative a partire dallla terza edizione del festival del documentario breve DocumentaMy 2014 (DocMy per gli amici), presentato da Cristina Formenti che ha proposto cinque film aperti a realtà anche lontane dal nostro paese, a conferma di una trasformazione del festival che vuole sempre più guardare fuori dai confini nazionali. La giuria, composta dal regista di cinema e teatro Massimo Donati, dal giornalista professionista e critico cinematografico Nicola Falcinella e Matteo Inzaghi editorialista e professore docente dell’Università dell’Insubria, ha premiato il corto In cerca di un amico dei registi Kerma Gava e Alvise Morato, il cui tema principale è la Solitudine, declinata in ambito sociale, economico e affettivo; menzione speciale della giuria è andata a Destination de Dieu del regista Andrea Caldarola, un documentario che riesce a superare le costrizioni del reportage e andare verso il cinema, stabilendo una relazione con gli stranieri del ghetto, mantenendo una distanza di pudore; il premio del pubblico è andato a al filmato Sexy Shopping dei registi Adam Selo e Antonio Benedetto nel quale il protagonista Miah, immigrato bengalese, decide di raccontarsi alla moglie, attraverso una camera nascosta nel suo piccolo negozio ambulante.

Nella sezione Cortisonici Concorso otto video provenienti da quattro diverse nazioni (Spagna, Corea, Italia e Giappone) si sono contesi le preferenze di un folto pubblico che durante un’animata votazione ha visto vincere in extremis le compagine italiana grazie soprattutto al cortometraggio Homo Homini Bisonte dei registi Emanuele Simonelli e Astutillo Smeriglia, l’ultimo dei quali presente in sala e successivamente premiato. La sezione Cortisonici Inferno è dedicata alle proiezioni più estreme e scorrette e destinata ad un pubblico ovviamente. più adulto e per questo andata in onda in tarda serata. Questo dopo festival, che con le sue proiezioni indigeste, è diventato anche un’occasione di incontro tra la settima arte, il teatro, la musica e la poesia, attraverso una formula originalissima e in assonanza con il tema del gioco d’azzardo prescelto per la manifestazione ufficiale del 2014 ha visto imporsi dopo un agguerritissima sfida su un tavolo da poker il filmato Requiem for a Robot. Oltre alle sezioni ufficiali il festival si è oltremodo arrichito di eventi collaterali come il Focus On sulla città di Napoli “una città dalle mille voci da ascoltare nei suoi quartieri, i suoi autori, i suoi sapori e i suoi odori, acri o deliziosi”, una serata dove sono stati proiettate le pellicole L’arte della felicità di Alessandro Rak, e Song ‘e Napule, un poliziesco neomelodico dei Manetti Bros (entrambi ambientate nella città del premio Oscar Paolo Sorrentino, di Mario Martone apprezzato autore de Il giovane favoloso). Ad anticipare l’evento, un aperitivo, a base di fritto mistico napoletano, e la notte allietata da un’atmosfera musicale piacevole e corroborante…………come un caffè.

Nella sezione speciale su Cinema&Surf si sono potuti visionare documentari e film che hanno raccontato questo microcosmo e dove si sono potute ascoltare le loro musiche, mentre alla Libreria Feltrinelli Varese una Tavola rotonda sul Documentario animato, guidato dalle voci di Giorgio Ghisolfi (regista e animatore) e Thomas Martinelli (Direttore di DOCartoon) e moderato da Alessandro Leone (critico cinematografico), hanno approfondito temi ed estetiche legate al questo contesto cinematografico. Va segnalato che il festival, oltre ad essersi confermato a livello nazionale attraverso circostanze specifiche come il fatto di aver accompagnato un giovane autore, vincitore della prima e sperimentalissima edizione di Cortisonici, alla Mostra del Cinema di Venezia o per il fatto che al festival sottodiciotto di Torino (uno dei più importanti d’Italia per il cinema educativo e scolastico) ci sia stato in concorso un corto realizzato dall’accoppiata Cortisonici Ragazzi/Unicef Varese, ha ormai raggiunto una dimensione internazionale grazie a collaborazioni come quella realizzata con la 25 edizione dell’Istambul Short Film Festival (dove in concorso c’era il filmato Una volta fuori, prodotto da Cortisonici LAB) o quella effettuata con il FIKE-Festival Internacional de Curtametragem di Evora, in Portogallo, dove era presente una carrellata di video estrapolati dalla sezione Cortisonici Inferno. Nonostante le difficoltà alle quali devono far fronte gli organizzatori c’è da augurarsi che questo gruppo di persone riesca a trovare le risorse per continuare ad offrirci: “……..qualcosa di diverso, qualcosa di bizzarro, qualcosa di notturno, divergente e contagioso come i 10 anni che abbiamo condiviso con il pubblico, e sederci ancora a guardare del buon cinema”.

di Cesare Aceti per Oggialcinema.net