CaraPaola, oggi propongo un romanzo in cui la cultura popolare è protagonista.
La zia Julia e lo scribacchino è un libro sull'amore, sulla radio, sulle storie raccontate che si nutrono della vita e che vi si mescolano.
Impossibile riassumerne la trama (ci prova Wiki qui), da leggere tutto d'un fiato per non perdere il filo.
Se in vacanza contate di affidare i pargoli al primo gruppo di animatori che capita a tiro (ragazzotti prezzolati, nonni, zii...), questo libro potrebbe fare al caso vostro.
Perché lo propongo? Una questione tutta privata.
C'è una blogger - ma è molto riduttivo chiamarla così - che è l'inconsapevole destinataria dei miei capitoli chiusi.
Già, Annarita della Piccola Bottega dell'Alchimista tiene in casa alcuni dei miei libri, quelli che se ci penso mi rimandano subito ad un preciso periodo di molti anni fa. Un periodo anche bello, direi, ma forse eccessivamente legato ad una certa visione della realtà. Me ne rendo conto solo ora di quanto ero condizionata: che presunzione e che tenerezza!
Non è che ho eletto Annarita a custode dei miei ricordi, lei nemmeno li conosce... tuttavia, all'interno di una lunga lista di libri barattabili, composta secondo vari criteri, lei riesce ad individuare proprio quei titoli!
Cedere i libri ad una persona che si apprezza, che in questo caso mi spedisce in cambio le sue bellissime creazioni, rende accettabile e anche bella la separazione da oggetti tanto simbolici.
Oggi guardo la mia tazza dipinta a mano e mi rendo conto di quanto sono colorata in questo periodo, di quanto ero monocromatica - seppure di una tinta vivace - allora. La vita reale ha aggiunto, con sorpresa, ombreggiature sfondi e motivi. Una fortuna.
Buona lettura, Annarita!
Magazine Per Lei
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