Magazine Italiani nel Mondo
foto rickynj, flickr
seimilaquattrocentoventotto volenterosi esseri a due zampe, armati di semplici fucili a pallettoni, hanno coraggiosamente risposto all'accorato appello dell'agenzia svedese per la protezione dell'ambiente e si sono diligentemente registrati come cacciatori o capicaccia presso il registro nazionale per l'abbattimento di una quota di fameliche e temibili bestie: 20 lupi sui 210 esemplari che infestano il territorio di re gustavo.
fonte: http://svt.se
da oggi e sino al 15 febbraio 2011, gli impavidi avranno licenza di uccidere un certo numero di capi per län o contea, in base alla suddivisione della cartina riportata sopra. ma non occorrerà certo attendere tanto per dichiarare le foreste svedesi un po' più sicure per cappuccetto rosso. all'una di oggi pomeriggio i predatori eliminati erano già nove.
quello che avevo già sentito chiamare "abbattimento selettivo" - ma quale sarebbe il criterio di selezione? - avveniva in questo stesso periodo anche lo scorso anno e ricordo ancora lo stupore e la rabbia con cui appresi la notizia. ma come, un paese vasto come la svezia, con circa 292.000 chilometri quadrati di foreste e una bassa densità di popolazione, peraltro concentrata nelle poche aree urbane, ha paura di 20 branchi di lupi, circa 210 animali? l'italia, con i suoi 194 abitanti per chilometro quadrato e circa 104.000 chilometri quadrati di boschi ospita dai 400 ai 500 individui (dato WWF), quasi tutti sugli appennini.
certo, da noi ci pensa il bracconaggio a tenere sotto controllo il numero dei lupi, con tempi e modi che non di rado determinano seri problemi di conservazione delle piccole popolazioni locali, come l'uso dei bocconi avvelenati che crea vuoti nell'areale degli animali (già problematico di per sé per la sua disomogeneità e la sua forma allungata) e ne impedisce il rimescolamento genetico (altri dati WWF).
qui, invece, tutto è ben regolato, non c'è che dire. l'anno scorso la quota dei lupi da abbattere era 27, anche se poi per sbaglio ne fu ucciso uno di troppo. nel 2011, per non incorrere nello stesso errore, i capicaccia dovranno comunicare tempestivamente il numero di animali ammazzati o colpiti, verificando di ora in ora la quota delle uccisioni avvenute altrove. la novità dell'anno è che in tutte le contee i cacciatori avranno a disposizione un servizio di informazioni via sms. precisione sv... izzera!
foto anders wiklund, dn nyheter
tuttavia la jägareförbundet, l'associazione dei cacciatori svedesi, sostiene che quest'anno vi sia stata una nascita record di cuccioli (fra i 25 e i 27 lupacchiotti) e quindi si è rivolta all'agenzia svedese per la protezione dell'ambiente auspicando un incremento della quota di animali da sopprimere, sempre che quei brutti e cattivi della commissione europea non le mettano qualche bastone fra le ruote...
già, perché janez potočnik, commissario europeo per l'ambiente, non ha certo risparmiato le critiche e, anzi, ha chiesto ad andreas carlgren, ministro dell'ambiente, quali sarebbero le basi scientifiche della decisione, senza mancare di constatare l'aumento del rischio di inbreeding in seguito alle uccisioni dello scorso anno.
intanto la caccia prosegue, anche nonostante i dimostranti - un gruppetto sparuto, per la verità... dodici persone! - che hanno provato ad avvertire gli animali, o comunque a sabotare la caccia, accendendo petardi e fuochi d'artificio. dalarna e gävleborg hanno già raggiunto il proprio tetto, mentre il värmland, a causa della provvidenziale nevicata mattutina, è ancora a bocca asciutta.
ma che cosa giustifica l'abbattimento dei lupi? sono così pericolosi?
in svezia, l'ultimo attacco con esito fatale da parte di un lupo nei confronti di un umano avvenne il 18 marzo 1821, quando un bimbo di sei anni fu purtroppo ucciso dal famigerato lupo di gysinge, un lupo costretto a crescere in cattività che non aveva mai imparato a cacciare e che, una volta ritrovata la libertà, aveva perso il naturale timore nei confronti degli uomini... l'animale, responsabile della morte di altri bambini e ragazzi nel corso dei mesi precedenti, fu abbattuto poco dopo e i tragici avvenimenti di quell'inverno segnarono l'inizio di una caccia al lupo senza precedenti. fra il 1827 e il 1831 furono fatti fuori 2436 animali; 2988 nei quattro anni successivi. intorno al 1870 i lupi erano quasi del tutto scomparsi, almeno nella svezia centrale e del sud. e fu solo negli anni sessanta del secolo scorso che la popolazione dei lupi svedesi riprese lentamente a crescere, anche grazie alle tasse salate da pagare in caso di uccisione di un esemplare e alla legge che, nel 1965, classificò il lupo come animale protetto.
ma allora perché tutto questo accanimento? secondo tomas andersson, presidente dell'associazione dei cacciatori (sì, sempre loro!), il pericolo peggiore non sarebbe neppure per gli animali da allevamento, come si potrebbe pensare, bensì per i cani da caccia. i numeri? sono 11 i cani uccisi dai lupi quest'anno, 12 in meno rispetto allo scorso anno. 93 quelli uccisi dai cinghiali. e 12 quelli uccisi dai cacciatori stessi, per sbaglio, immagino...
in soldoni, quest'anno si uccidono 20 lupi perché i cacciatori sostengono che la presenza di questi animali mal si concilia con la tradizione dei cani da caccia??? la lobby dei cacciatori non è fortissima solo in italia, a quanto pare.
certo è che la svezia farebbe molto meglio a fare tesoro della propria fauna rara, anziché perseguitarla e decimarla.
foto marieke ijsendoorn-kuijpers, flickr
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