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Varici arti inferiori: il problema dei capillari

Da Euplio
Varici arti inferiori: il problema dei capillari

Varici arti inferiori: il problema dei capillari

Varici arti inferiori

 

Il problema dei capillari

Uno dei primi “campanelli di allarme” che ci avverte della imminente comparsa delle varici agli arti inferiori è caraterizzato dai capillari o teleangiectasie.

Come ho avuto modo di scrivere in un precdente articolo di questo blog, i capillari rappresentano un problema estetico molto sentito da parte delle donne. Leggendo le statistiche sembra infatti che nel nostro Paese la comparsa ed il progressivo inesorabile incremento dei capillari, se non curati con terapie specifiche, sia un fenomeno che coinvolge non meno del 20-30 % delle donne.

Quando compaiono i capillari, alcune volte, il fenomeno è di lieve entità, quindi è limitato ad una piccola zona della gamba, che il più delle volte corrisponde al cavo popliteo, cioè alla zona che si trova a livello della piega del ginocchio, e pertanto non incide molto sull’aspetto estetico delle gambe.

In altri casi invece le teleangiectasie sono molto numerose e sono talmente visibili da comportare alla donna  un  vero e proprio problema psicologico che può arrivare fino alla depressione che può essere anche grave.

La vera causa per cui compaiono le teleangiectasie non è ancora molto chiara. Molto probabilmente la loro origine è dovuta sia a fattori costituzionali che ormonali, che fanno si, che alcune venule delle gambe si dilatano gradualmente e appaiono nella cute rendendosi quindi visibili.

I capillari il più delle volte compaiono tra il 20 e i 25 anni e vanno incontro a peggioramento con le gravidanze, dopo un uso prolungato della pillola anticoncezionale contenente e in caso di un  repentino aumento di peso.

Le teleangectasie possono comparire all’improvviso  e dopo qualche settimana o qualche mese possono evidenti in varie parti della gamba ed in special modo a livello della parte interna ed esterna delle cosce, della zona del polpaccio e della parte della gamba vicina alla caviglia. Vi possono essere anche periodi di quiescenza in cui non compaiono altri capillari tanto da poratre a pensare che la fase evolutiva sia finita.

 

Esistono principalmente due tipi di teleangectasie:

 

  1. le teleangiectasie rosse, che sono molto sottili e presentano un colore rossastro o violaceo. Esse compaiono soprattutto nei soggetti giovani conseguentemente ad alterazioni ormonali, come nel caso di gravidanza, pillola anticoncezionale, terapie ormonali o dopo uso prolungato di farmaci, o come conseguenza, come complicazione di un processo flogistico (infiammatorio).
  2. le teleangiectasie bleu, che invece presentano un diametro  maggiore rispetto alle rosse, e che compaiono più frequentemente (ma non soltanto) in quegli individui non più giovani di età, e che purtroppo sono espressione di una insufficienza venosa in atto e che spesso sono connesse  alle  varici degli arti inferiori.

Oltre alle cause primarie predisponenti, che sono di tipo genetico e che purtroppo non possono essere  modificate con le terapie, vi sono anche dei fattori secondari che possono essere sicuramente evitati in modo tale da rallentare l’evoluzione ed  evitarne il peggioramento.

Vediamo quali sono:

  •  Il calore: stiamo molto attenti alle saune, ai  bagni eccessivamente caldi, ai fanghi termali. L’eccessivo calore provoca la comparsa sulle gambe di teleangiectasie, infatti l’eccessivo calore provoca una vasodilatazione delle vene ed in soggetti, che purtroppo sono predisposti, porta alla  comparsa o all’aumento delle teleangiectasie.
  • I raggi naturali del sole e quelli artificiali  delle lampade abbronzanti. Infatti quando ci esponiamo ai raggi del  sole o delle lampade abbronzanti, (anche se hanno dei filtri particolari), quello che provoca danno è la temperatura della cute che aumenta, e la conseguenza di questo è che si ha un meccanismo di infiammazione della pelle e del derma che provoca la comparsa di capillari
  • I traumi: attenzione ad alcuni sport o attività lavorative che espongono le gambe a traumi, anche piccoli, ma ripetuti. Infatti i traumi e le contusioni ripetute, in soggetti che sono predisposti,  possono favorire la comparsa di teleangiectasie, solitamente quelle di colore bleu,  che si evidenziano nella parte traumatizzata
  • La ceretta a caldo: questo tipo di  depilazione è deleteria per le gambe in quanto unisce al caldo della cera il traumatismo e quindi  favorisce costantemente la comparsa di teleangiectasie.
  • La pillola anticoncezionale, le sostanze ormonali e l’uso di farmaci allopatici . E’ infatti ampiamente dimostrato  dalle pubblicazioni scientifiche mondiali, che gli estrogeni e il progesterone, ormoni conetnuti negli anticoncezionali orali, sono delle prodotti  favorenti la formazione dei capillari e di vene varicose agli arti inferiori, specialmente se la loro assunzione  viene protratta per un tempo che supera i cinque anni. Anche alcuni  farmaci allopatici, come alcuni  barbiturici, antidepressivi triciclici, anticoagulanti orali e la stessa ranitidina (un farmaco che si usa per curare la gastrite) se vengono somministrati ai pazienti con una terapia “Long Term” (lungo periodo) possono dare come effetto collaterale la formazione delle teleangiectasie.
  • La dieta: come ho ampiamente scritto in un articolo  di questo blog,  influisce in modo determinante sul peso corporeo e questo è importante in quanto nei soggetti che sono in sovrappeso o  obesi sono evidenti molto più frequentemente le teleangectasie rispetto ai soggetti che presentano una costituzione morfologica longilinea e mantengono il loro peso forma sempre nella norma
  • La stazione eretta o seduta prolungata è un’altra delle cause principali per la formazione di capillari

 

Come si può intervenire per evitare la comparsa delle eleangectasie, o per bloccare la loro  evoluzione?

 

Oggi possiamo agire su vari  fronti:

  1. Con la prevenzione, quindi migliorando le nostre abitudini di vita
  2. Utilizzando le calze contenitive da compressione specialmente nel caso in cui il lavoro che si svolge costringe il soggettoo a stare per molte ore al girno in piedi
  3. Assumendo in modo specifico e costante alcuni rimed naturali che possiedono un’azione trofica sui capillari e sulle vene

Oltre a questi metodi, è giusto anche menzionare la terapia Sclerosante e la terapia con Luce pulsata.

Leggi l’e-book che ho scritto per avere altre informazioni sui capillari

P.S.: Se vuoi sei benvenuto/a  a lasciare commenti/domande qui sotto


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