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Creato il 01 maggio 2013 da Gaia

Siccome il mio prossimo post, o almeno quello che ho pronto, è molto polemico, volevo scrivere qualcosa di bello prima. Per esempio, qualche consiglio per la decrescita conviviale. Un consiglio è di fare una festa del baratto a casa vostra, in cui scambiate gratuitamente con gli amici le cose che non volete più… io l’ho fatta due volte e ci sono stati grandi scambi con soddisfazione reciproca, anche se la maggior parte della roba resta da buttare (e questo dovrebbe far riflettere). Oppure vi consiglio di fare il dado vegetale in casa: è molto più buono e sano, dura a lungo ed è ecologico. Mi si è aperto un mondo quando l’ho scoperto. Altre cose belle… oggi il parco del Cormor era pieno (anche troppo, ma sempre meglio che un centro commerciale pieno) e so che alcuni negozi, anche supermercati (come la Coop o il Pam vicino a Piazza XX Settembre) sono rimasti chiusi per rispetto del Primo Maggio. Penso che voi lettori di questo blog siate già sensibili al tema, ma vi lascio un link sui negozi che erano aperti anche oggi: io li boicotto comunque e per altri motivi, ora a maggior ragione. Un’altra cosa che ho iniziato a fare è usare i vecchi vestiti per fare presine, anziché darli alla Caritas. Sono molto semplici da cucire.

Intanto, sto leggendo un bello speciale del Los Angeles Times sulla crescita della popolazione mondiale e sulle sue conseguenze. Sono solo all’inizio (la parte in cui dice che sono le stesse donne indiane a cercare disperatamente di avere meno figli), ma già ve lo consiglio caldamente. È molto ben fatto, nel pacato e preciso stile del giornalismo americano (vi sorprenderà ma è così). Si tratta di un problema a cui non si può smettere di pensare, finché non è risolto. Mi rendo conto tutt’ora che quando parlo a persone che conosco, anche ambientaliste, di questo problema, non mi prendono sul serio. Mi sento quasi come se dovessi giustificarmi: non è che odio gli altri esseri umani, è che siamo veramente troppi e continuiamo ad aumentare. Un miliardo di persone già soffre la fame, e noi continuiamo a procreare? Per non parlare del clima che cambia o dei danni ambientali già fatti. Scusate, avevo promesso di mantenermi sulle cose belle. Ma con lo stato in cui è il mondo, non è facile.


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