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Vattani fascista e Napolitano Comunista: uno canta tatuato e l’altro usa il suo potere per portare l’Italia allo sfascio.

Creato il 25 maggio 2012 da Tnepd

Vattani fascista e Napolitano Comunista: uno canta tatuato e l’altro usa il suo potere per portare l’Italia allo sfascio.

Ieri c’è stato un polverone per i provvedimenti presi nei riguardi di Vattani ex ambasciatore ad Osaka in Giappone, a causa di una esibizione canora che il diplomatico ha tenuto presso casa Pound. E’ stato definito fascista.

La Farnesina lo ha condannato a sei mesi, pare, di sospensione dal suo incarico. Però una spiegazione c’è infatti si legge da Wikipedia che "nel 2007 Vattani è stato nominato Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica(!!!) dal presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano"

Qualche anno fa, nel 1956,  Giorgio Napolitano – quello che adesso siede nello scranno più alto delle cariche dello stato – già deputato del Pci e responsabile della commissione meridionale del Comitato Centrale del PCI, di cui era diventato membro grazie all’appoggio che Palmiro Togliatti, elogiava apertamente l’intervento dei carro armati russi. (¹)

In Ungheria il 23 ottobre 1956 operai e studenti diedero il via a una rivolta generale chiedendo il ritiro delle truppe sovietiche e radicali riforme. Il 2 novembre il capo del governo Imre Nagy proclamò la neutralità del Paese e chiese l’intervento dell’Onu ma il 4 novembre intervenne l’armata rossa che represse la rivolta dopo una resistenza eroica degli anticomunisti ungheresi che continuarono a combattere sino l’anno successivo: gli storici fanno una stima dei morti ungheresi che è tra le 25.000 e 50.000 persone oltre circa 7.000 soldati sovietici uccisi in combattimento. Negli anni seguenti tra le circa 2.000 esecuzioni dei condannati a morte vi fu quella di Imre Nagy; circa 250.000 ungheresi emigrarono per evitare persecuzioni politiche. Con l’avvento della democrazia in Ungheria la data del 23 ottobre è diventata festa nazionale.(²)

Così mentre il primo, Vattani, non ha le mani grondanti di sangue, il secondo plaudeva all’entrata della democrazia e della pace con i carri armati. Ma Napolitano non è estraneo a queste cose, perché anche recentemente si è lordato del sangue libico per compiacere ai suoi fratelli di grembiule massonico come Henry Kissinger che lo ha definito "my favourite communist".

Ora i vari media, più o meno conniventi, gridano allo scandalo per un Vattani che si esibisce in una festa che potremmo definire, come si usa dire adesso, "vintage" e che male a nessuno non produce se non nelle menti bacate di chi non sa nemmeno cosa voglia dire la parola fascismo, mentre… i media, sempre attenti a fare le pulci agli altri, non vedono o non vogliono vedere, il retroterra culturale della persona che sta a capo dello Stato italiano, che ha contribuito allo sfascio della stabilità del mediterraneo, che appoggia incondizionatamente uno stato razzista e guerrafondaio e che è funzione di un sistema al di fuori della legge nazionale. Per esempio l’elezione di Monti non rientra nell’articolo della costituzione 59  comma 2 che recita:

Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.


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