Circa un anno fa, per la prima volta da quando sono arrivato a Bangkok, avevo deciso di celebrare il Tetsakaan gin jay, ovvero il festival di origine cinese di purificazione del corpo e dello spirito mediante una ferrea dieta vegana e severa disciplina spirituale, unendomi ai miei amici in questo “buonismo” temporaneo.
Visto che quest’anno il mio fioretto è di partecipare al เข้าพรรษา “cau pan saa,” traducibile come quaresima, evitando di bere alcolici per ben 3 mesi, ho deciso che il Tetsakaan gin jay lo limiterò al pranzo.
Di questo festival ve ne avevo parlato sia su Promiseland - Tetsakaan gin jay- che su Tetsakaan gin jay: 10 giorni di dieta “vegana” di questo diario strampalato. Non mi dilungo pertanto con storia delle origini e diffusione qui in Thailandia - se siete curiosi potete cliccare sui link qui sopra.
I princìpi in sintesi, DOs & DON’Ts
Ho trovato casualmente questa immagine riassuntiva di date e principi: come potete vedere il Festival nel 2555 (equivalnete al 2012 occidentale) verrà celebrato da oggi (15 ottobre) al prossimo 23 ottobre, 9 giorni in totale nel 9° mese del calendario lunare cinese, con i principi riassumibi con questi 9 punti (la numerologia in Thailandia non è mai casuale).
Anche non leggendo il tailandese non è poi così difficile intuirne il messaggio, perlomeno per i punti con le immagini:
ข้อห้าม = divieti
ข้อควรปฏิบัติ = regolamenti
I punti con งด sinificano astenersi, da carne e derivati, da caffè e dolci, dalle spezie e dagli aromi dal sapore deciso e forte e dagli alcolici.
I punti 5-6-7-8 indicano invece i comportamenti da perseguire come osservare i 5 precetti, mantenersi calmi e puri (anche nel parlare), indossare prevalentemente il bianco e portare offerte al tempio e, la cosa più restrittiva, limitare il contatto con chi non segue i principi del festival non usando neppure le stessa stoviglie.
I nostri 40 giorni di quaresima saranno anche più lunghi ma sono di certo meno ferrei, no? E allora, buone celebrazioni!
L’astinenza è una buona cosa se praticata con moderazione
Benite Costa Rodriguez
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