CALANO IL FOOD E IL NON-FOOD.
Lo rileva l’Istat, precisando che in negativo risultano sia l’alimentare (-1,0%) che il non alimentare (-1,2%). Su base annua il calo è del 3,7% (dato grezzo), il peggiore da marzo 2009. Le vendite al dettaglio nel 2011 calano dell’1,3% (dato grezzo) rispetto 2010,
quando si erano mantenute, pur di poco, sopra lo zero (+0,2%). Le vendite degli alimentari restano ferme e il non food scende dell’1,8%. Nel complesso si tratta del dato peggiore dal 2009.
FLESSIONE SU BASE ANNUA E TRIMESTRALE.
Il dato dell’Istat rappresenta il valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi (il tasso annuo d’inflazione a dicembre 2011 è stato pari al 3,3%). Il forte calo segnato dalle vendite su base annua è il risultato, spiega l’Istat, di una discesa dell’1,7% per gli alimentari e del 4,4% per il non food. E anche guardando all’ultimo trimestre del 2011, sul piano congiunturale, le vendite registrano un ribasso (-1,0%).
VENDITE GIÙ IN TUTTE LE AZIENDE.
Con riferimento alla dimensione delle imprese, nel mese di dicembre il valore delle vendite diminuisce, in termini tendenziali, del 3,4% nelle imprese fino a 5 addetti, del 3,3% nelle imprese da 6 a 49 addetti e del 4,2% in quelle con almeno 50 addetti. Analizzando i diversi settori, a dicembre si registrano variazioni tendenziali negative in tutti i gruppi di prodotti. Le diminuzioni tendenziali di maggiore entità riguardano elettrodomestici, radio, tv e registratori (-11,3%) e supporti magnetici e strumenti musicali (-7,8%). Il gruppo che mostra la flessione più contenuta (-1,6%) è quello dei prodotti di profumeria e cura della persona.
LA GDO SI SALVA GRAZIE AI SUPERMERCATI E AI DISCOUNT.
Per la grande distribuzione il ribasso è stato dello 0,9%, più attenuato rispetto al -1,4% segnato dai piccoli negozi. Nel dettaglio, la grande distribuzione ha ricevuto un aiuto solo da supermercati (+0,5%) e discount di alimentari (+1,6%).
MALE ELETTRODOMESTICI, FOTO-OTTICA E PELLICOLE.
A livello settoriale i prodotti che durante il 2011 hanno fatto peggio sono: elettrodomestici, radio, tv e registratori e supporti magnetici, strumenti musical (entrambi -5,7%); decisi ribassi si rilevano anche per foto-ottica e pellicole (-2,5%) e calzature, articoli in cuoi e da viaggio (-2,4%). Colpisce il fatto che nessuna delle categorie individuate dall’Istat abbia segnato rialzi nel 2011. fonte