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Venerdì 6…. o venerdì 17?

Creato il 06 maggio 2011 da Auroradomeniconi

Salve ragazzi!

Scusate l’assenza degli ultimi giorni, ma anch’io ogni tanto ho del lavoro che mi tiene impegnata a tutto spiano… oggi però non solo è venerdì ed è iniziato il week end, ma ne è successa una che vi devo assolutamente raccontare. Tant’è che mi sono chiesta se oggi fosse venerdì 17 o che…

Vista la mia esperienza di pendolare l’altro giorno, durante la presentazione del libro, tra le proposte per una futura opera letteraria è venuta fuori l’idea di un libro sul pendolarismo. Titolo approssimativo: “Savignano-Faenza: andata e ritorno”. Beh… oggi ancora un po’ e manco ci torno a casa! Ora vi spiego. Siccome non ci sono abbastanza problemi per noi poveri pendolari, ogni tanto ci troviamo invischiati nel pericolo di non poter tornare a casa causa sciopero dei treni… il bello è che i treni del mattino sono quasi sempre garantiti, mentre è altrettanto garantito che al pomeriggio, all’ora di tornare a casa, si fa prima a incamminarsi a piedi anzichè sperare che passi un treno… Oggi era uno di quei giorni: sciopero dei trasporti nel pomeriggio. Anche se ero cotta come un sardone, ho deciso di andare in ufficio con la macchina (perchè io sono previdente e munita di un mezzo proprio sono certa che a casa ci arrivo); non che avessi tanta scelta, in verità… l’unica alternativa avrebbe potuto essere quella di provare a tornare a casa volando, magari a cavallo di una scopa

:)

Nonostante la stanchezza, la giornata è iniziata bene: causa sciopero generale, al casello autostradale di Faenza non ho pagato il pedaggio perchè non c’era nessuno cui pagare… dal momento che la sbarra era alzata, io non mi sono fatta troppi problemi (salvo poi chiamare il numero verde per sapere come poter sistemare la cosa senza che mi veda addebitare 700 €, magari tra 3 anni!). In ufficio, poi, è stata una giornata pesante ma molto proficua, ricca di bei momenti, soddisfazioni e “quant’altro” (si è anche ipotizzato uno strano giro di sostanze stupefacenti per spiegare certi fenomeni quanto meno inusuali…). Insomma, entrata in ufficio con mezz’ora di anticipo, sono uscita mezz’ora prima: c’era un bel sole, sarei arrivata a casa un’ora prima del solito, se fossi stata fortunata non avrei pagato nemmeno il pedaggio del viaggio di ritorno perchè lo sciopero sarebbe stato ancora in atto, avrei potuto fare la spesa e con calma un po’ di ginnastica… insomma: con il beneplacito del capo, alle 17.00 è iniziato il mio week end.

Ok… quacuno mi può dire, per piacere, se per caso in uno dei giorni scorsi mi sono addormentata e mi sono svegliata di colpo in un venerdì 17? No perchè io ero rimasta che oggi era venerdì 6 maggio, ma magari mi sbaglio… va bene che non ho pagato il pedaggio autostradale nemmeno al ritorno, però che si spacca il filo della frizione a 7 Km da casa e resto ferma nel mezzo della strada in attesa del mio meccanico che corre in mio soccorso mi sembra un bel concentrato di sfiga! In pratica, stavo frenando per fermarmi in fila a un semaforo e stavo cambiando marcia dalla terza alla seconda… oh, il mio piede è risalito, il pedale della frizione no!!!! Non ho avuto esitazioni: chiamo il mio meccanico. Ho vissuto un attimo di panico quando ho realizzato che non avevo il numero…  a un certo punto mi è anche scappato da ridere: ci pensate che ho risparmiato 4 € di pedaggio autostradale e ora ne spenderò come minimo 150 tra carro attrezzi e riparazione? Per fortuna il mio meccanico si è fiondato a recuperarmi sulla via Emilia, offrendo un ottimo servizio taxi personalizzato… la mia povera macchinina è rimasta dove si era fermata, anzi l’abbiamo parcheggiata 3 metri più in là, davanti a un negozio, con un foglio sul cruscotto con su scritto “macchina rotta”. Se pensate che sul retro di quel foglio avevo stampato l’elenco delle sagre e feste paesane del week end nei dintorni di Savignano potete cogliere tutta l’ironia della situazione…

Venerdì 6…. o venerdì 17?

La mia povera Y10 (qui parcheggiata sotto casa)

Analizzando la situazione, anche a mente calda sono riuscita a rassicurarmi pensando che per fortuna nessuno si è fatto niente e nessun veicolo ha riportato dei danni… grazie a Dio, poi, in attesa del meccanico ero riuscita a spostare l’auto dal mezzo della strada, se no mi volevo vedere io a infilarmi il giubbino catarifrangente e sistemare il triangolo! Il mio meccanico, poi, è un mito: è riuscito a rimediarmi un carro attrezzi che domani mattina andrà a recuperare la mia macchina senza farmi spendere un’esagerazione… e a detta del meccanico, visto che si è “solo” spezzato il filo della frizione non dovrebbe essere un lavoro complicato (leggi: costoso). Speriamo bene… intanto io so già che stanotte non dormirò: poverina, la mia Y, tutta sola soletta in quel di Gambettola!

Ma volete sapere qual è la cosa bella di tutta questa storia? Che io stamattina, in pausa caffè, ho detto a un mio collega che avevo trovato la macchina che mi sarebbe piaciuto andare a vedere casomai avessi deciso di iniziare a guardarmi attorno per comprare una macchina nuova… come ha giustamente detto mia mamma: “la vecchia se n’è avuta a male”. E pensare che mi ero già fatta tanti bei programmi per questo fine settimana, tutti che includevano il mio potente mezzo di trasporto… ora, visto l’obbligo di stare a casa, per i prossimi due giorni non mi resta che dedicarmi alle pulizie! O magari alla cucina, che è meglio!

Visto che stasera ho quasi rischiato di non tornare a casa, direi che quest’avventura si può tranquillamente classificare tra gli altri viaggi… sì, i viaggi della speranza! Domani quando mi sveglio, ammesso che prima riesca ad addormentarmi, fatemi sapere se siamo a sabato 7 o sabato 18

;-)

Buona notte a tutti,

Aury



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