per questo appuntamento settimanale col venerdì del libro di home made mamma mi discosto dalla letteratura per l’infanzia per raccontarvi di questo romanzo “Il dio delle piccole cose” di Arundhati Roy pubblicato per Guanda qualche anno fa.
questo libro l’avevo da anni in casa e non mi decidevo mai di iniziarne la lettura. poi l’altro giorno ho dato un’occhiata alla sua copertina violaazzurra e mi sono decisa. sebbene l’India come zona geografica e come calderone di tradizioni non mi faccia impazzire.
eppure… il libro mi ha conquistata! per lo stile narrativo, nuovo, ricco di metafore…come se la storia la narrassero i bambini che poi sono i protagonisti del romanzo. anche se alla fine il vero protagonista è il senso della famiglia, secondo me. quel senso di appartenenza a un gruppo, e quel bisogno che abbiamo da piccoli di essere accolti e accettati. attraverso gli occhi di Estha e Rahel – i gemelli non identici ma con una sola anima – si dipana la storia di questa famiglia del sud dell’India, verso la fine degli anni ’60. in un ambiente dove è ancora forte la divisione in caste della società…dove una donna la loro mamma osa innamorarsi ricambiata di un Intoccabile.
ma c’è dell’altro nel romanzo. quello che non ti aspetti. nascosto nelle pieghe della Storia Principale. nell’innocenza del film Tutti Insieme Appassionatamente. e poi il dramma di un uomo che alla fine rischia la vita per un amore impossibile. ma anche il dramma di una madre che si vede strappare il figlio per delle assurde convinzioni sociali. e su tutti l’enorme figura della prozia ex suora. lei il vero motore di tutto. la cattiveria personificata. e poi l’ultimo capitolo il più dolce e il più struggente di tutti.
insomma,la recensione è piuttosto confusa ma penso che si capisca che si tratta di un libro da leggere!assolutamente!
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