con questo post partecipo al venerdì del libro di home made mamma.
questo venerdì del libro sarà un po’ atipico nel senso che oltre a segnalare un libro che secondo me vale la pena di leggere magari sotto l’ombrellone, contiene anche un caloroso augurio di buone vacanze a tutti quanti!
ma passiamo al romanzo di Zadie Smith, non l’ultimo appena tradotto da Silvia Pareschi ma al primo. e qui urge una breve parentesi: come sono arrivata alla scoperta di Zadie Smith? da una segnalazione su una rivista settimanale… della Zadie in verità non sapevo nemmeno della sua esistenza e del suo essere scrittrice fino a due mesi fa… incredibile la mia ignoranza eh? in ogni caso leggo della sua intervista e del suo ultimo romanzo e mi decido un bel giorno a colmare questa lacuna letteraria. partendo dal suo primo romanzo. e insomma che dire? Zadie è una che ci sa fare con le parole ma dannatamente. anzi è così competente e brava che mi incute una leggera soggezione….ammiro molto del suo modo di scrivere, il narrare leggero e profondo al tempo stesso, la suspance che è capace di creare… il romanzo Denti bianchi è in fin dei conti un inno all’integrazione e all’amicizia tra due persone di culture diametralmente opposte. si tratta di due uomini che fanno la loro conoscenza ai tempi della Seconda Guerra Mondiale; seguiremo le loro avventure – quelle di Archie e Samad- dal carro armato Churchill fino allo sposalizio di Archie con una bella e dolce ragazza di origine giamaicana mentre Samad originario del Bengala segue le tradizioni della sua gente. da lì nascono intrecci di vita, e anche d’amore sullo sfondo di una Londra multiculturale: spiccano le figure dei loro figli di Irie e Millat che devono vedersela con il senso dell’integrazione e dell’appartenenza a un mondo in continuo cambiamento, dove il desiderio di “fare parte di qualcosa” travalica il ben dell’intelletto: un eesmpio per tutti i capelli di Irie che lei vuole ad ogni costo lisci e setosi quando invece sono ricci! e si sottopone a una tragica seduta dal parrucchiere con conseguente caduta di ciocche dopo un aggressivo trattamento con ammoniaca…ma nel romanzo di Zadie Smith c’è qualcosa di più. oltre al desiderio che spinge necessariamente i vari protagonisti ad azioni controproducenti contro loro stessi, c’è il racconto di uno spaccato di vita reale, di una società inglese in fermento multiculturale, dinamica e viva proprio a causa del suo essere diversa e originale.
…e dopo questo ultimo appuntamento libresco prima della pausa estiva ribadisco buone vacanze a tutti!