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Veneto Sviluppo molla, X Group si ferma

Creato il 01 dicembre 2011 da Lucia Navone @lucia_navone

Dietrofront della finanziaria regionale che ha investito 4 milioni: recesso sulla quota acquisita. Perdite per oltre 15 milioni

produttori pannelli solariLa crisi del fotovoltaico veneto sembra aggravarsi di giorno in giorno. E’ di oggi la notizia riportata dal Corriere Veneto che la situazione in XGroup, azienda padovana con quartier generale a San Pietro Viminario, è al collasso. Dopo l’annuncio della cassa integrazione dei giorni scorsi, ora il blocco della produzione.

La società si era conquistata spazio sui giornali all’inizio di quest’anno perché Veneto Sviluppo l’aveva scelta tra i suoi obiettivi di investimento: quattro milioni di euro per il 7,5% del capitale. Ebbene, a distanza di pochi mesi è già fuga: nei primi giorni di novembre si sono dimessi il consigliere di amministrazione e il presidente del collegio sindacale espressi dalla finanziaria regionale, rispettivamente Fabrizio Stella e Alberto Dalla Libera. Negli stessi giorni, partiva la comunicazione di recesso dall’investimento: Veneto Sviluppo esce da XGroup e vuole indietro i quattro milioni investiti. Gli altri soci dovranno riacquistare entro domenica 4 dicembre. Questo almeno dicono le carte.

La decisione non è frutto di «accanimento» ma a tutela dell’investimento che, va ricordato, è stato operato da una società a controllo pubblico. XGroup non avrebbe rispettato alcuni parametri di risultato economico e di comunicazione societaria che erano stati fissati con il contratto di acquisto della quota. E non è tutto. Dopo le comunicazioni di Veneto Sviluppo, è sembrato che l’ad Carlo Cotogni dovesse passare la mano mail consigliere che doveva sostituirlo o comunque affiancarlo, Stefano Chinchio, ha successivamente declinato l’invito. Ieri pomeriggio era fissata un’altra riunione del board. La situazione è delicata, come sembrano suggerire l’elevato indebitamento bancario (50 milioni di posizione finanziaria negativa) e le perdite che, nel settembre scorso, avrebbero superato i 15 milioni. La fabbrica di San Pietro Viminario è ferma, come lo è quella a Cisterna di Latina: nella prima si producono celle per il fotovoltaico, nella seconda si assemblano i pannelli destinati agli impianti solari. Gli operai sono in cassa integrazione. XGroup soffre la crisi violenta del settore, esplosa dalla primavera scorsa con i disastri del nuovo conto energia e, successivamente, con le tensioni della finanza. A questo forse si aggiungono problemi di modello industriale: è fortemente posizionata sulla parte «alta» della filiera del fotovoltaico, quella cioè della produzione di celle che è sempre più attaccata dalla concorrenza diretta dei cinesi.


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