Magazine Cultura

Venezia 69: 0,003%

Creato il 30 agosto 2012 da Robomana
Eccoci al primo pezzo su Venezia, dopo un bel po' di lontananza dal blog. Niente di eccezionale per ora, ma qualche spunto interessante e/o fastidioso nei film visti. Ad esempio in Stories We Tell di Sarah Polley, un po' docu e un po' mocku in cui l'attrice e regista canadese racconta la sua strana storia familiare. Figlia di un'esuberante attrice morta giovane per un tumore, fino ai 13 anni la Polley ha sempre pensato di essere figlia di suo padre, salvo poi scoprire che invece no, che invece era figlia dell'amante della madre, che guarda caso era anche il più famoso produttore cinematografico canadese. A un certo punto della storia, la Polley racconta di aver chiesto il test del DNA, scoprendo di essere figlia del suo vero padre biologico al 99,997 %. Siccome di queste cose non so niente, e siccome avevo troppo mal di denti per godermi il film (che in fondo male non era), ho passato gran parte del tempo a chiedermi di chi possa essere quello 0,003 %, se di Darwin, di Dio, del monolite nero o di qualche altro feto galleggiante. Poi più avanti c'era il primo film del concorso, il russo Izmena, che aveva parecchie cose brutte e un paio di cose belle, tra cui l'acconciatura alla Vertigo della protagonista, e lì ho pensato che lo 0,003 del cinema appartiene a Hitchcock, che ogni volta che si parla di desiderio, di amore, di morte, di passione e possesso - cioè tutto ciò di cui parla il film di Serebrennikov - viene da lui.  Il finale di Superstar di Xavier Gianolli, invece, viene dritto da Broadway Danny Rose, con la meravigliosa Cecile De France acconciata come la Farrow e il carrello finale giù in strada uguale uguale, solo che da destra e sinistra e non il contrario come nell'originale. Il senso ci sarebbe anche, visto che pure il Danny Rose di Allen combatteva contro e per la celebrità come il protagonista del film, ma messa così, alle fine di un film divertente e in ritardo di vent'anni sulla società dello spettacolo, sembra solo un omaggio affettuoso e un po' gratuito

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :