Ancora Italia nella sesta giornata di questa 71. Mostra d’Arte Cinematografica. Questa volta ci si guarda allo specchio grazie all’ultimo esperimento firmato Gabriele Salvatores, che fuori concorso presenta “Italy in a day”, edizione italiana del progetto ideato da Ridley Scott nel 2010, “Life in a day”. Un film collettivo all’epoca annunciato su Youtube, realizzato sulla base di video inviati dagli utenti del canale che erano stati invitati a filmare con qualsiasi mezzo avessero a disposizione un momento della loro vita nell’arco di una giornata, il 24 luglio 2010.
La stessa operazione si ripete tre anni dopo nel Bel Paese: al timone c’è Salvatores, il progetto oltrepassa i confini di Youtube e si apre a tutti gli italiani che diventano così registi per un solo giorno, il 26 ottobre del 2013. Il risultato è un ‘diario emotivo’, come è già stato definito questo social movie tricolore girato scegliendo tra gli oltre 44 mila video ricevuti, quelli che “ci emozionavano di più”. Applausi e commozione hanno accompagnato la proiezione per la stampa, che non ha disdegnato fuori concorso neanche “La zuppa del demonio” di Davide Ferrario, documentario sul senso del cinema industriale realizzato attraverso l’uso di materiali d’archivio custoditi a Ivrea, città della storica Olivetti.
Batte bandiera italiana anche “I nostri ragazzi” presentato nella sempre fiorente sezione parallela Giornate degli autori: Ivano De Matteo torna a Venezia dopo il successo de “Gli equilibristi” che nel 2012 conquistò critica a pubblica. Spazio poi alla competizione con lo svedese “A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence” con cui Roy Andersson chiude la sua trilogia ‘umana’ iniziata con “Canzoni del secondo piano” e proseguita con “You, the living”. Trentanove piani sequenza per guardare l’umanità dall’esterno e raccontarla da un punto di vista privilegiato; “A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence” è uno degli ultimi titoli del concorso e va ad alimentare la già finora nutrita lista di papabili vincitori. Calca di appassionati sul red carpet e attesa inoltre per i fan di Shinya Tsukamoto, in gara con “Nobi”, l’epopea di un soldato nella giungla giapponese alla fine della seconda guerra mondiale .
Di mito in mito, perché oggi al Lido è anche il giorno di Thelma Schoonmaker: il secondo Leone alla Carriera di questo festival va per la prima volta nella storia della Mostra di Venezia ad una montatrice. E non una qualsiasi: Schoonmaker, tre Oscar (“Toro scatenato”, “The Aviator”, “The Departed”) e due BAFTA (“Toro scatenato”, “Quei bravi ragazzi”) alle spalle, è infatti l’artista che ha montato quasi tutti i lungometraggi di Martin Scorsese.
Il sipario di questa giornata cala su due titoli di Orizzonti: “Hill of Freedom” di Hong Sangsoo e Bypass di Duane Hopkins.
di Elisabetta Bartucca per Oggialcinema.net