Magazine Politica Italia

Vengano subito attivate le misure di protezione per il giornalista Nello Trocchia

Creato il 09 luglio 2015 da Postik @postikitalia

In un' intercettazione ambientale risalente al 10 giugno tra un noto boss in carcere e suo fratello si parla del giornalista e blogger Nello Trocchia: "A quel giornalista gli devo spaccare il cranio e dopo mi faccio arrestare", dichiara il fratello del Boss, e continua " Sappiamo dove sta".

Dopo queste intercettazioni, in cui emergono esplicite minacce, "Il Fatto Quotidiano", con il quale Trocchia collabora, e l'arma dei carabinieri si sono prontamente attivati nell'inviare un'informativa riservata alla Procura Antimafia per garantire protezione al giornalista, ma a distanza di un mese il dispositivo di sicurezza non è stato ancora attivato; anzi, sembra addirittura che l'informativa, regolarmente ricevuta dalla procura, si sia persa:

Da quanto si apprende la procura, a distanza di qualche giorno, avrebbe effettivamente inviato alla Procura generale il fascicolo ma da lì in poi ne sono perse le tracce A tutt'oggi Trocchia è dunque esposto alle minacce intercettate e nessuna misura di tutela può garantirgli protezione. "la procedura volta a garantire un'azione di tutela è ben collaudata e solitamente tempestiva. I suoi passaggi sono attentamente codificati: la procura invia la nota degli investigatori alla procura generale, che a sua volta invia la documentazione in Prefettura. A questo punto il prefetto dovrebbe convocare il Comitato per l'ordine e la sicurezza, l'organo, cioè, che decide eventuali misure da adottare per la tutela della persona "esposta a rischio". Ma qualcosa, evidentemente, non ha funzionato. Sono passati quasi trenta giorni e nulla si è mosso." (Nello Trocchia ha già annunciato che continuerà nelle sue inchieste, senza farsi intimidire. Proprio per questo è necessario che le Autorità intervengano subito ed in modo adeguato e che tutti i media riprendano ed amplifichino le denunce di Nello Trocchia, unico modo per esprimere una operosa solidarietà e per "illuminare" a giorno le oscurità tanto care ai professionisti del crimine" ).

A stupirsi di questa grave situazione è la stessa redazione del Il Fatto, la quale ha dichiarato che in casi genere la procura antimafia e le forze dell'ordine rispondono celermente:

Per Trocchia, insieme al Fatto Quotidiano, si sono mobilitate tutte le testate per cui collabora, tra le quali l' Espresso, Il Manifesto e La7, ma sarebbe auspicabile che il caso acquisti risonanza ben più ampia affinché sia possibile garantire il prima possibile l'adeguata protezione al giornalista, come scrivono Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti direttore e portavoce di Articolo 21:

Del caso si sono interessati, con un messaggio di solidarietà, anche i parlamentari del Movimento 5 stelle, in cui viene esplicitamente chiesto che "vengano subito attivate tutte le misure volte a garantire l'incolumità del giornalista[...]"

Anche Postik, nel suo piccolo, esprime piena solidarietà a Nello Trocchia e chiede alle autorità competenti di garantirgli il prima possibile le adeguate misure di protezione.

nolano, giornalista e blogger di cronaca giudiziaria, in tutte le sue attività è sempre stato in prima linea nella lotta alle mafie. Oltre alle numerose collaborazioni giornalistiche, televisive e radiofoniche ha al suo attivo varie pubblicazioni: La Peste, con Tommaso Sodano, sulla questione rifiuti e mafie nella regione Campania, e Roma come Napoli, con Ylenia Sini e Manuele Bonaccorsi, dove si evidenziano i rapporti tra la criminalità e la gestione dei rifiuti nella regione Lazio. Ha scritto inoltre "Federalismo Criminale" (Menzione speciale Premio Giancarlo Siani) l a prima inchiesta in Italia sui comuni sciolti per infiltrazione mafiosa.

commenta e diffondi:Vengano subito attivate le misure di protezione per il giornalista Nello Trocchia

tag: Nello trocchia, mafia, mafie, rifiuti, giornalista, blogger, Il fatto Quotidiano, L'Espresso, Giancarlo Siani, Tommaso Sodano, antimafia, procura antimafia,Ylenia Sini, Manuele Bonaccorsi, La Peste, Roma come Napoli, Federalismo Criminale,protezione,M5s


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog