Vieni a pisciare nel mio cesso
lo dico anche a te coglione di un lesso
invoco il deficiente e l’impenitente
l’importuno e il rivoluzionario
Venite a pisciare nel mio cesso
c’è spazio per tutti: pisciate a più non posso
lo chiedo allo sgarbato al guardone e al maleducato
c’è posto per il matto il seduttore e lo scomunicato
Vieni a pisciare nel mio cesso
da dove tu provenga senza distinzioni di razza, religione o sesso
chiamate il ferito, il delinquente e pure il ladro
ricordalo al malato al povero e al diseredato
Vieni a pisciare nel mio cesso
non ti vergognare vieni adesso
che non manchi l’eroe il debole e l’oppresso
venga l’indegno e soprattutto il disonesto
Venite tutti a pisciare nel mio cesso
venite ora, non aspettate che vi facciano il processo
aspetto il rinnegato, il disincantato e lo scomunicato
e per favore ricordatevi dello smemorato
Vieni a pisciare nel mio cesso
vieni a rendere conto del tuo contributo all’universo
vieni a mischiarti con i tuoi sodali, i tuoi nemici, ai tuoi uguali e chi ti è diverso
vieni a pisciare nel mio cesso
vieni a renderlo unico e inconfondibile
contribuisci al suo tanfo al suo odore alla sua puzza
inondalo del tuo calore della tua forza della tua bile
vieni a constatare la sua acerrima bellezza
vieni a pisciare nel mio cesso
a renderlo anche tuo a confondere le acque
vieni a godere dell’unione se sei perplesso
a smaniare di gioia per ciò che mai non tacque
Vieni a pisciare nel mio cesso
non dimenticarti di nessuno, del bastardo o del non nato
del figlio di puttana e nemmeno del fesso
c’è posto per tutti in questo universo disordinato
Vieni a pisciare nel mio cesso
faremo festa e non ci pisceremo addosso