Torino, via Pietro Micca
Solo il vento per barriera ma venduto in un’ora
in cambio d’un tempo
che sa di sterpi e rovesci, lisci capelli e altre mani
senza fiato e mille impronte
confuse.
Ma dentro resta un carnevale, un vento irreale
che tuona arsenale, mine di temporale (spengo la cicca
sulla luserna di via Pietro Micca)
e prèdico orizzonti
ai quattro venti.
Il fatto è che piace
naufragare in questo tempo alla deriva, senza scogli,
anche se mancano giustizia e paga
non si annega che nel pozzo dei tuoi occhi
lucenti ch’ogni luce adombrano -
piace
lo stipendio venduto per il tuo letto
dove ogni notte ammetto
che sbaglio io.