Lo aspetto, lo aspetto…eccome se lo aspetto… Lo hanno annunciato a Roma, durante la sesta edizione del Festival del Cinema.
Penelope, Sergio e Margaret, stretti stretti sul red carpet a parlare di un film che uscirà nell’autunno 2012 e che, per mesi, io ho elaborato nella mia testa.
Ho visto Gemma e Diego stritolati da una guerra, quella di Sarajevo, dove l’ordine naturale e umano delle cose era solo un sogno lontano. Ho patito il freddo e la fame con loro, ho sofferto, rannicchiata a leggere fra le mie lenzuola, per un dolore che mi ha lacerato e che mi ha lasciato sfinita. Nessuna cronaca poteva riuscire ad essere così spietata, cruda, violenta, solo la Mazzantini poteva riuscirci. Così come è riuscita a farmi piangere per tutti gli amori che ho ritrovato in quelle pagine e vissuto con le mie emozioni. Adesso aspetto, fiduciosa…
Adoro la gentilezza morbida e quasi timida di Penelope Cruz, mi piacciono i colpi secchi al cuore che riesce a infliggere la Mazzantini e ho sempre apprezzato il grande Castellitto, davanti e dietro la cinepresa. In ogni suo passaggio avverti che nulla è stato lasciato al caso, non una parola, non uno sguardo. E se tanto mi dà tanto, se dopo aver letto e riletto, visto e rivisto “Non ti muovere”, da“Venuto al mondo” non posso che aspettarmi un altro capolavoro.