Venuto al mondo, film di genere drammatico, attualmente nelle sale, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, racconta la storia di un amore grande e allo stesso tempo difficile tra due giovani che dovranno confrontarsi con una dura realtà.
Fa da sfondo la guerra del Kosovo, le sofferenze e i dolori di quella popolazione, a lungo tramortita e afflitta da un conflitto senza alcuna ragione.
Gemma, interpretata da una stupenda Penelope Cruz, dopo 19 anni decide di far ritorno a Sarajevo, insieme al figlio Pietro, dopo acer ricevuto un invito dal suo vecchio amico, poeta bosniaco, Goyco.
Nel momento in cui torna nei posti in cui aveva vissuto per un periodo di tempo, che è poi quello della guerra, ritornano alla mente vecchi ricordi e sofferenze, molti dei quali legali a Diego, suo marito, con il quale ha combattuto a lungo contro la sua sterilità.
Tema ricorrente nel film è la impossibilità della donna di mettere al mondo un figlio e il desiderio forte della coppia di avere un bambino in qualsiasi modo, anche prendendo in affitto il corpo di una giovane donna, Aska, la cui storia colpisce al cuore e ricorda quanto alle volte l’uomo possa essere crudele e bestiale.
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La pellicola è diretta da Sergio Castellitto con maestria e cura dei particolari. Il film non tradisce in alcun modo il romanzo da cui prende ispirazione e ci insegna quanto l’amore alle volte possa essere distruttivo e allo stesso tempo quanto possa migliorare le persone e dare loro la voglia di vivere.
Da vedere assolutamente per le emozioni che lascia e per il particolare periodo storico che racconta, forse da molti ormai dimenticato.
Venuto al mondo, film di genere drammatico, attualmente nelle sale, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, racconta la storia di un amore grande e allo stesso tempo difficile tra due giovani che dovranno confrontarsi con una dura realtà.
Fa da sfondo la guerra del Kosovo, le sofferenze e i dolori di quella popolazione, a lungo tramortita e afflitta da un conflitto senza alcuna ragione.
Gemma, interpretata da una stupenda Penelope Cruz, dopo 19 anni decide di far ritorno a Sarajevo, insieme al figlio Pietro, dopo acer ricevuto un invito dal suo vecchio amico, poeta bosniaco, Goyco.
Nel momento in cui torna nei posti in cui aveva vissuto per un periodo di tempo, che è poi quello della guerra, ritornano alla mente vecchi ricordi e sofferenze, molti dei quali legali a Diego, suo marito, con il quale ha combattuto a lungo contro la sua sterilità.
Tema ricorrente nel film è la impossibilità della donna di mettere al mondo un figlio e il desiderio forte della coppia di avere un bambino in qualsiasi modo, anche prendendo in affitto il corpo di una giovane donna, Aska, la cui storia colpisce al cuore e ricorda quanto alle volte l’uomo possa essere crudele e bestiale.
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