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Verberat nos et lacerat fortuna?

Da Paride

Odio chi ama quel che potrei essere
la motivazione dello stupro
della tortura
è solo questa

Mentre nella quiete abbastanza disperata
andavo raccogliendo funghi di quelli
morali

fittamente nel cranio mio
subì una verberazione astuta
improvvisa che
stava già per aprirmi in fretta e furia
e appunto poi lo fece

Dammi l’anima e ti lascerò mangiarmi la pelle
mi disse e
perpetrava sortilegi

per far morire
per far innamorare
per conoscere segreti e infinite vie

Signora del gioco
Lamia
Stria

Sgomentava quasi con le sue grida stridule
aveva un aspetto penoso qualunque
nonostante l’indubbia utilità di ciò
fosse

prova
aggiuntiva

anche quando finalmente suddivisa
in capostipiti morti precisamente recisi
nel suo aspetto struggente comune

Era mia
mentre ebra ballava coi diavoli
mentre calpestava coi piedi e col buco del culo
la terra sacra
Era mia

uccideva i bambini neonati
torceva loro interamente il corpo senza neanche toccarli
gettava i resti

ai cani
o alle galline
o alle oche

non ricordo bene

Eccedevano le piccole teste rosse come noccioli di ciliegia
dopo averne bevuto il sangue e succhiato via
il cervello

coi demoni
io la vidi

Era mia

sapevo ogni cosa e per la prima volta fu

come oltre
la fine


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