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Verona: carabinieri irrompono in un rave party. 60 i denunciati

Creato il 23 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Folletto
Verona: carabinieri irrompono in un rave party. 60 i denunciatiLa festa è finita. Questo avranno pensato le 60 persone che da sabato a domenica, erano i protagonisti indiscussi di uno sballo degno da rave, quando i carabinieri della Compagnia di Verona hanno interrotto la festa. 
Il free party auto-organizzato, era stato programmato attraverso un passaparola fatto di sms e contatti telefonici da alcuni giovani appartenenti all'area del Nord-Est. I militari, venuti a conoscenza della festa da alcuni residenti, sono intervenuti alla località Casette Volpare del comune di Grezzana (Verona). 
I carabinieri, oltre a denunciare tutti i partecipanti per invasione di terreni, hanno anche sequestrato alcuni oggetti per fumare sostanze stupefacenti, modiche quantità di hashish e denunciato una ragazza veronese per porto abusivo di oggetti atti a offendere, in quanto trovata in possesso di una katana, un'ascia e una mazza da baseball. 
Feste illegali, questi sono i rave party da e degli anni 80. “Balli da posseduti” al ritmo di acid house, techno, jungle, drum & bass e giochi di luce che segnano il ritmo degli stati modificati di coscienza delle numerose persone che riescono a trasformarsi in “esseri” durante la serata. Uno sballo differente da quello del sabato sera tanto da pensare ai rave come neo-rito di transe metropolitano. 
Molto frequentati dai giovani, i rave party sono un fenomeno in forte espansione e, soprattutto, ad alto rischio: per la salute di chi vi partecipa, a causa delle elevate quantità di sostanze stupefacenti e alcol che vi circolano e vengono consumate, l’alto volume della musica trasmessa e la stessa ubicazione che se in zone fuori città, diventa rischioso il semplice camminare (e soprattutto in stato di semi o totale incoscienza) sulla pista di terra o sul sentiero vicino che nasconde un pericolo (una buca, un pozzo, un fiume), e se invece vengono fatti non troppo distanti dai centri abitati o addirittura in città, oltre al danno arrecato a se, i partecipanti e organizzatori, lo procurano anche all’ordine pubblico. 
E così quello che vuole essere uno spaccato del mondo delle discoteche diventa un veloce viaggio senza ritorno a volte un lento bruciarsi fino a morire.

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