ANDAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE A VERONA
a cura di Tecnocasa ecco la situazione del mercato commerciale dei negozi in città
Anche a Verona i negozi hanno risentito della situazione in cui versa il mercato immobiliare: per compravendere un negozio su una via di passaggio servono poco meno di 2200 euro al mq (con un ribasso del 3,5%), mentre su una via interna la spesa si attesta mediamente a 1740 euro al mq (-2%). Le richieste si sono rivolte quasi totalmente agli affitti, in particolare su negozi ubicati in vie di passaggio, nonostante abbiano perso il 6% del proprio valore: per tali tipologie, la spesa media si attesta a 150 euro al mq annuo. Da segnalare che i canoni di affitto delle tipologie su vie non di passaggio si sono deprezzati del 4%, per un costo medio di 110 euro al mq annuo. Nei paesi della provincia scaligera l’andamento è stato più omogeneo per quanto riguarda le quotazioni, con valori al ribasso di poco più del 5,5%; le locazioni di negozi su vie di passaggio sono diminuite del 4,6%, comunque meglio rispetto alle vie non di passaggio (-9,2%). La difficoltà di accesso al credito ha influito maggiormente, determinando vendite di immobili per necessità di rifinanziamento o perché le rate di leasing risultavano difficilmente sostenibili.
Ad investire sui negozi sono quasi sempre piccoli risparmiatori che, potendo disporre di liquidità precedentemente accumulata o ereditata, mettono a reddito 100-150 mila euro (con punte di 300 mila euro) per locali di 50-60 mq (fino ad un massimo di 100 mq) situati su vie di passaggio, da cui si possa ricavare un rendimento lordo del 6-7% annuo (preferibilmente 8%). Non mancano gli investimenti da parte delle divisioni immobiliari delle grandi società, che possono disporre di cifre anche superiori al milione di euro, da impiegare su locali di grandi dimensioni (tra 100 e 300 mq).
Le attività più gettonate sono quelle di vendita di abbigliamento e calzature oppure di somministrazione, come ad esempio gelaterie e pizzerie. Gli esercizi commerciali che attualmente stanno incontrando delle difficoltà sono quelli legati all’edilizia e al suo indotto, nonché quelle di vendita diretta, spesso condizionate dalla concorrenza dei grandi centri commerciali. Al contrario, tabaccherie e panifici sono tra le attività che reggono meglio il mercato; da segnalare anche quelle ad alto valore aggiunto, che sono floride sul mercato perché possono produrre brevetti industriali. Sulle vie non di passaggio molti negozi hanno chiuso, lasciando il posto ad uffici, richiesti da professionisti, cooperative e da tutti coloro che sono impegnati nel settore dei servizi.
Le aree più commerciali di Verona sono via Mantovana nel quartiere Santa Lucia e via Centro nella zona di Borgo Roma. Un negozio è messo in vendita a 2400 euro al mq, ma le trattative spesso si concludono a 2200 euro al mq; allo stesso modo, vengono chiesti 15 euro al mq annuo, ma poi si affitta a 12 euro al mq annuo. Uscendo dalla città, si passa da 6000 euro al mq in media delle vie di passaggio di Bardolino e Lazise, a 2900 euro al mq di Affi per arrivare fino a 2100-2300 euro al mq di Negrar, Pastrengo e Sant’Ambrogio di Valpolicella. Differenze importanti si registrano anche sui canoni di locazione sulle vie di passaggio dei diversi paesi: 360 euro al mq annuo in media a Bardolino, 230 euro ad Affi, 180 euro a Negrar, 160 euro a Sant’Ambrogio di Valpolicella e 115 euro a Pastrengo.tratto dazero24.it 24 gennaio 2013
NEL VIDEO Angelina Jolie e Brad Pitt hanno preso casa a Verona
.I giovani preferiscono i bilocali mentre le famiglie acquistano in genere trilocali, la spesa media è compresa tra 150 e 160 mila €. Il quartiere di Borgo Venezia è caratterizzato da palazzine degli anni '60 e '70. Acquistare un buon usato nell'area di via della Corte, via Centrata, via Albertini, via Pasti e via Polverini comporta una spesa di 1500 € al mq. Per soluzioni riqualificate ex novo il prezzo sale a 2500-2600 € al mq. sotto via centro storicoDa segnalare che nell'area di via Bianchini è prevista la realizzazione di nuove palazzine.Il quartiere di Borgo Venezia è interessato inoltre da una buona domanda di immobili in locazione, in particolare da parte di giovani e famiglie che non riescono ad acquistare oppure da lavoratori trasferisti. Il canone di locazione di un bilocale è di 450-500 € al mese, quello di un trilocale è di 600 € al mese.
PREZZI IN CITTA' DIVISA PER ZONE
POSSONO SUBIRE VARIAZIONI AL RIBASSO SE DA RISTRUTTURARE O AL RIALZO SE NUOVI O DI PREGIO
Borgo Roma € 1.650
Borgo Milano € 2.000
Cittadella € 3.300
Veronetta € 2.800
Borgo Trento € 2.900
DX università a verona
Borgo Venezia / Borgo Trieste € 2.150
San Massimo all'Adige € 2.000
Golosine € 1.500
Porto Crencano € 2.400
a sx zona Fiera
Cadidavid € 1.650
Avesa € 2.350
Chievo € 2.000
Quinzano € 2.350
San Michele € 1.650
sotto la stazione dei treni a verona
NEL GRAFICO ANDAMENTO DEI PREZZI ULTIMO ANNO 2012 A VERONA tratto da immobiliare.it
La città sorge lungo le rive del fiume Adige, nel punto in cui questo entra nella pianura Padana e forma un caratteristico doppio meandro, a una trentina di chilometri a est del lago di Garda. È situata a 59 metri sul livello del mare, ai piedi dell'appendice meridionale dei monti Lessini: il colle San Pietro.Anticamente la città era un punto nodale di tutti i sistemi di trasporto terrestre e acquatico dell'Italia nord-orientale.PREZZI NEI PRINCIPALI CENTRI PROVINCIALI
Villafranca di Verona € 1.850
Legnago € 1.500
San Giovanni Lupatoto € 1.900
TIPICA CASCINA VERONESE VIA CANCELLO VERONA
San Bonifacio € 1.550
Bussolengo € 2.050
Negrar € 2.050
Sona € 1.850
Cerea € 1.150
VERONA VIA SANT EUSEPIO PERIFERIA
Pescantina € 1.950
Bovolone € 1.400
Sommacampagna € 1.950
Il futuro di verona sud
Verona. La commissione Politiche per il territorio, presieduta da Ciro Maschio, ha approvato l'accordo tra il Comune e la Fondazione Cariverona per la rimodulazione degli interventi previsti nell'ambito del «Polo Culturale», la mega ristrutturazione degli ex Magazzini generali, vicini alla Fiera, con il tocco dell'archistar Mario Botta. Quello che doveva essere appunto un polo di eventi culturali, di fatto, diventa un centro ibrido che - ironia della sorte - richiama il tramontato Polo Finanziario voluto dall'allora sindaco Paolo Zanotto. Infatti, farà capolino tra i capannoni ristrutturati, la sede della banca Unicredit che intende, entro la fine del 2015, spostare l'intera direzione Nordest dell'istituto di credito internazionale dirottando a Verona Sud quasi mille degli attuali dipendenti veronesi. Non solo, la cupola - una volta ristrutturata - sarà data in gestione alla Fiera perdendo, forse, parte dell'idea di centro della cultura cui i veronesi si erano affezionati. La parte centrale dell'accordo, come ha spiegato il vicesindaco Vito Giacino ai consiglieri, riguarda però la monetizzazione dei parcheggi indicati nell'intesa del 2010 come «primari» e «secondari» che saranno realizzati alla Genovesa, con un incremento di quasi 7mila metri quadrati di superficie in quanto costruiti a raso anziché interrati, per un totale di 30mila metri quadrati. «Si tratta», precisa Giacino, «dell'avvio del parcheggio scambiatore che rientra nel disegno complessivo della riorganizzazione di Verona Sud». L'accordo prevede poi l'acquisizione da parte di Fondazione dell'area di fronte alla Fiera (tra viale dell'Agricoltura e viale del lavoro) dove realizzare altri 400 posti auto. Il tutto, insieme a una diversa disposizione dei volumi interni agli ex Magazzini (che ospiteranno anche la nuova sede unica dell'Ulss, degli ordini degli Architetti e dell'archivio di Stato) e alla trasformazione della vecchia ghiacciaia in un auditorium gestito dalla Fiera, porterà nelle casse del Comune nove milioni e 60mila euro. L'intero intervento, precisa Giancarlo Giani che si occupa della parte immobiliare per la Fondazione, è di quelli di grande qualità e prevede una spesa di 30 milioni di euro. «Parliamo sempre di Verona Sud a spizzichi e bocconi», contesta il capogruppo del Pd Michele Bertucco. «Non è vero», replica Giacino, «il nostro punto di riferimento è il Piano degli interventi: avanziamo portando avanti le risorse economiche e, in parallelo, proseguiamo l'iter del filobus e le soluzioni viabilistiche necessarie ai nuovi insediamenti», aggiunge il vicesindaco replicando contemporaneamente anche a Fabio Segattini (Pd) che definisce l'operazione «monca senza il ribaltamento del casello di Verona Sud». Lo stesso Segattini che, come il resto dell'opposizione si è astenuto alla votazione, però concorda con la scelta dell'amministrazione di modificare l'accordo sostenendo: «Da molti anni Verona Sud aspetta la riqualificazione dell'area, ma mi rendo conto che quella immaginifica realtà di fare un polo culturale non era completamente sostenibile per la Fondazione, mentre questo è un progetto che può stare in piedi». Più critico Mauro De Robertis (Sel) che, notando le modifiche, domanda al vicesindaco: «Non le sembra che lo spirito del progetto sia scemato?», mentre Daniele Polato (Pdl) chiede lumi sui vincoli e sulla monetizzazione che non è stata invece possibile a Fondo Frugose. A lui rispondono i tecnici motivando l'appartenenza a diversi ambiti territoriali con disposizioni differenti.
tratto da arena.it 25 gennaio 2013
AGENZIE IMMOBILIARE ACCREDITATE A QUESTO SOCIAL NETWORK
Stefano Gaiga Rete casa [email protected]
Dott Franco Conte [email protected]
Romeo De Bianchi [email protected]
Rinaldo Guarinoni legnago [email protected] sito www.caseappartamentiverona.it
Adriano Francescon val policella [email protected]
LA CORTE ROBERTO [email protected] SITO http://www.gabettiverona.it/
VALERIO ROSSI [email protected] SITO http://www.vrfinanza.eu/
MASSILIMILIANO URBANO [email protected] SITO www.immobilconsulting.it/
Andrea Russo [email protected] SITO www.renttobuyconsulting.it/
Dott.ssa Daniela Cattai [email protected]
Obiettivo Casa [email protected] SITO www.obbiettivocasatv.iT
Sara Girardello [email protected]
ricerche web by picinali GENNAIO 2013