Articolo di Matteo Dalai, candidato in Consiglio della 3^
Circoscrizione
Apparentemente il tema è ostico e
di difficile inquadramento, ma se andiamo sul concreto forse diventa molto più
abbordabile.
Tutto parte da quelli che
sembrano essere i valori fondanti della Lega, perché se qualcuno cita ancora
“Dio-Patria-Famiglia”, per i leghisti il motto potrebbe essere così
parafrasato”Padania-Case-Automobili”.
Dico questo dopo aver visto
all'opera quella filiera che per tanto tempo ci hanno descritto come risolutiva
di tutti i problemi, ovvero la Lega a Roma, a
Venezia e in tutti i comuni.
Per rilanciare lo stracotto
modello di sviluppo del Nord Est, micro imprese articolate su villetta con
laboratorio nel seminterrato, dove lavora tutta la famiglia, e nanetti in
giardino, si è pensato di puntare sull'edilizia come possibile traino per tutta
l'economia: si costruiscano case ovunque e comunque! Così lavoreranno muratori
e falegnami, mobilieri e pavimentisti, nonché fonderie (tondino per CA) e cave,
ecc.
A questo si aggiunga un
importante apporto di opere di pubblica
inutilità, da realizzare
comunque in project financing, parola magica che significa che l'ente pubblico
fa realizzare l'opera ad un privato, che farà pagare un ticket agli utenti, con
piccola clausola che prevede che se il gestore non ci starà con il rapporto
costi-ricavi, penserà l'ente pubblico a compensare i debiti; perciò pagheremo
eventualmente due-tre volte, la prima con le tassazione generale (che dovrebbe
garantire da sola i servizi pubblici), la seconda con il ticket, la terza con
congrui contributi al privato che potrebbe andare in perdita.
Poi arriva il fronte automobile:
tangenziali a pagamento, già pagate con le tasse, ma ora anche con il pedaggio,
parcheggi ovunque, tutti rigorosamente a pagamento, nuove “bretelle” ecc. tutte
a pagamento, così spremiamo bene gli automobilisti, che saranno costretti ad
usufruire di queste infrastrutture in quanto non si darà esecuzione a nessun
progetto di mobilità alternativa, anzi hanno già pesantemente ridimensionato
quel poco che c'era.
Ritornando al fronte della Casa,
si interviene dando licenza di costruire strutture residenziali e commerciali
dove prima c'erano strutture produttive: chiude Cardi? Bene al suo posto un nuovo miniquartiere, non
ci sono più alcune concessionarie di auto in corso Milano (perchè spostatesi
fuori città), allora facciamo delle belle palazzine al posto di quei brutti
capannoni, e via così.
Da questo l'amministrazione Tosi-Giacino
pensa di ricavare un bel gruzzoletto, derivante dagli oneri di urbanizzazione
che chi costruirà dovrà pagare, così da compensare i tagli terribili che sono
stati apportati al bilancio del Comune di Verona dal governo Berlusconi-Bossi.
Si cancelleranno le ultime aree verdi,
avremo ancora più automobili in giro per la città, avremo meno servizi ed aria
ancora più inquinata !
Se questo è il progetto che Tosi
ha per Verona, forse sarebbe il caso di andare a nord, perchè da Trento fino ad
Helsinki invece si chiudono i centri urbani al traffico privato, si potenzia la
mobilità alternativa con tram, metropolitane, piste ciclabili urbane (quelle
per andare al lavoro, per intenderci), si prevedono Piani Regolatori con NUOVI
VOLUMI ZERO, perché si devono recuperare i vecchi edifici e solo se vi sono
reali necessità si può costruire ex novo.
Tra l'altro sono vent’anni che
Verona conta circa 250.000 abitanti e non siamo calati solo perché vi è stata
una notevole immigrazione dall'estero. La città di Tosi dovrebbe avere altri
15-20 mila nuovi abitanti, per poter collocare tutte queste nuove
abitazioni....che siano diventati di colpo favorevoli all'immigrazione ?!
Allora, cosa ci lascia un
quinquennio di amministrazione leghista nella circoscrizione terza, Verona
Ovest ?
Una spaventosa colata di cemento
autorizzata con un Piano degli Interventi portato avanti in spregio di
qualsiasi concertazione con la cittadinanza interessata, una
deindustrializzazione pesante (Cardi già citata, Filiale Alstom alla Bassona,
una decina di altre aziende, tutte chiuse, con lavoratori in mobilità, senza
che il Comune abbia mosso un dito…), Corso Milano rifatto malamente, senza
tener conto dei suggerimenti, in primis quelli del Gruppo Consigliare del PD in
Circoscrizione e del Comitato per Corso Milano. Infatti gli interventi non
hanno alleggerito il pesantissimo flusso di traffico, tant’è che l’inquinamento
atmosferico è sempre stratosferico, e mancano le rotonde alla Croce Bianca e
all’altro capo dove il corso interseca via Galliano e via Colombo; ma l’assessore
Enrico so-tutto-io Corsi (le cose
sbagliate hanno un nome ed un cognome, troppo facile dare sempre la
responsabilità ad altri) ha detto che non servono!
Pensare che uno dei tanti spot
che si sentono alla radio in questi giorni recita “con Tosi e la Lega stop al
degrado ….”, cosa intendano non lo capisco proprio, ci vorranno anni e tanta
fatica per rimediare, se vince Bertucco, altrimenti sarà un disastro completo!
Vien proprio da dire, alla
maniera di Totò: Ma mi facciano il piacere ….!