Versace e gli anni ’60 al San Carlo nell’inno alla vita di Zorba il greco

Al Teatro di San Carlo di Napoli, venerdì scorso, in occasione della  prima del balletto Zorba il greco di Lorca Massine,gli spettatori del Lirico partenopeo sono stati invitati, per una sera,a trasformarsi in indossatrici e modelli di una sfilata a tema anni '60. Il blue carpet é stato annunciato con un défilé in onore di Gianni Versace per esaltare l'inno alla vita degli anni '60, in tema perfetto con il balletto di Lorca Massine.


In passerella, gli abiti originali Gianni Versace della collezione privata di Antonio Caravano, il più grande collezionista al mondo di Gianni Versace, che ho avuto il piacere di intervistare prima del défilé. La sua passione per lo stilista c'è da sempre, ma é stato dopo la sua morte negli Stati Uniti il 15 luglio del 1997 ( il cui anniversario é stato proprio in questi giorni) che ha deciso di collezionare gran parte delle sue creazioni, non solo abiti ma anche complementi d'arredo.

Lui all'epoca viveva a Miami e, successivamente alla morte dello stilista negli Stati Uniti, il suo obiettivo é stato quello di riportare in Italia il patrimonio stilistico di Gianni Versace. La sua collezione ad oggi é ricchissima, al punto da fare invidia all'archivio storico di Donatella Versace ed essere considerato il primo collezionista al mondo.

Avevo già avuto modo di ammirare la sua bellissima collezione in occasione delle sfilate a Salita Vetriera ed Artimio. Gli ho chiesto se avesse altre sfilate in programma, ma mi ha comunicato che vuole un po' accantonare le sfilate per dedicarsi all'organizzazione di mostre ed esposizioni d'arte a tema in location attinenti con lo stile e la classe di Versace. Una di queste potrebbe essere proprio il museo nazionale di Napoli, ma é ancora tutto solo un progetto.

Proprio perché Gianni Versace merita di essere ricordato in location d'eccezione, ha subito colto con piacere l'idea della direttrice marketing del San Carlo, Emmanuela Spedaliere, di organizzare il blue carpet con gli abiti della sua collezione per celebrare l'inno alla vita degli anni '60, all'apertura della prima del balletto zorba il greco.

Il San Carlo é da sempre una location d'eccezione per Napoli e, da qualche anno, la sua direttrice marketing,con il supporto del suo giovane team, sta cercando di renderlo più fruibile dall'intera cittadinanza. É nata così l'idea del défilé Versace come inno agli anni 60 a cui fa riferimento Zorba il greco. Il blue carpet, organizzato sotto i portici all'ingresso del San Carlo, é stato  fruibile anche dai passanti che si trovavano in zona. Il tema anni 60 é stato poi ripreso con molto piacere dagli spettatori del San Carlo, molti dei quali si sono vestiti a tema e che mi sono dilettata a fotografare (trovate tutte le foto in basso). Ma questa non é l'unica iniziativa innovativa del San Carlo. Per l'estate, ad esempio, hanno organizzato degli appuntamenti ciclici dove, nel corso di due settimane, a partire da ieri, si alterneranno gli spettacoli di Zorba il Greco, Cavalleria Rusticana e Madama Butterfly con dei prezzi promozionali per alcune giornate.

Tra gli ospiti d'eccezione della serata, c'era uno dei collaboratori più stretti di Madonna, Nicolas Arjona, giunto in Italia per alcuni progetti in collaborazione con Sabina Albano ed Antonio Caravano,

Il balletto ovviamente é stato divino, capace di traghettare lo spettatore nel mondo incantato della Grecia senza tempo, in una vicenda umana tutta da scoprire attraverso lavivacità della danza. Il sirtaki, la danza greca riproposta a chiusura dello spettacolo, é allegra, colorata e mette allegria. Completamente ispirato all'omonimo film del regista Michael Cacoyannis, del 1964, tratto a sua volta dall’omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis, ha raccontatoun altro aspetto della gioia di vivere, la storia di Zorba,uomo greco “percosso da immenso stupore”. Quella stessa vicenda ha cavalcato le scene del San Carlo, su musiche di Mikis Theodorakis trasmettendo, con inarrestabile brio, il senso di libertà, il vorticoso entusiasmo,l’ebbrezza del dionisiaco che palpita in Zorba, trascinante nel celebre Sirtaki, danza che nasce proprio nel film di Cacoyannis probabilmente dall’unione di due balli popolari, il syrtos e il pidiktos, che affascina per  i valori di esaltazione dell’amore, dell’amicizia e della celebrazione della vita, cheemergono dall’abbraccio dei ballerini.
Come Zorba,eterno simbolo d’amore perla vita, immersocompletamente in ogni istante della propria esistenza come parte dell’intero universo, così i magnifici anni ’60 rappresentano una fase di fiorituraeconomica, sociale e del costume nazionale, impressa da sempre nell’immaginario collettivo. Gli anni del miracolo economico italiano, del famoso “boom” indissolubilmente intrecciato alla storia del nostro Paese, vengono celebrati e riscoperti attraverso un evento che mira a coinvolgere, in prima persona, gli amanti della danza.Da Grace Kelly, Audrey Hepburn a Jean Shrimpton e Jane Fonda, passando per Natalie Wood, Brigitte Bardot, Twiggy senza dimenticare Marlon Brando, Cary Grant, Gregory Peck, gli anni ’60 tornano alla memoria anche per lo stilerappresentato nel mondo da immortali icone del cinema che fecero scorrere fiumi d’inchiostro sulle riviste ad ampia diffusione sempre protese, con uno sguardo esterofilo, verso l’oltreoceano.
Nell’opera, Maria Callas fu un assoluto punto di riferimento di bravura e stile nel mondo. Il flower powerdegli hippie, gli abiti stretti in vita, le gonne a tubino e le bluse a colori pastello, le giacche di tweed, gli stivali gogoalti fino al ginocchio e lesaddle shoes stile Oxford:la moda ha espresso una vera e propria fase di liberazione del costume innalzandosi a simbolo della voglia di lasciare un segno, un colore, nel presente. E devo ammettere, che molti degli ospiti del San Carlo sono riusciti ad emulare in pieno lo stile degli anni '60 attraverso degli outfit originali ed a tema, che potete ammirare nelle mie foto.
L'evento é stato interamente organizzato dal Teatro San Carlo in collaborazione con la stylist Sabina Albano (dello Studio Sabina Albano in Salita Vetriera) e la società HM-Make up Italy, fornitore ufficiale di trucco e parrucco della Rai e di grandi brand del settore hair stylist quali L’Oreal, Wella, Matrix, Kemon, Gil Cagnè, Paul Mitchell, Artego, Nee make-up, per citarne alcuni, fondata da Carino Luciano, responsabile della formazione artistico/creativa e Capurro Alberto, responsabile relazioni, gestione risorse umane.
































Se ti è piaciuto l’articolo condividilo e iscriviti alla mia pagina facebook “Travel and Fashion Tips” per non perdere altri consigli di viaggi e di bellezza!! Lasciami anche un commento! I tuoi commenti contribuiscono a far crescere il mio blog!