Sulla prima pagina de L’Osservatore Romano, il quotidiano del Vaticano, il Vescovo di Alessandria, monsignor Giuseppe Versaldi rispondere alle obiezioni sul celibato sacerdotale. Versaldi difende strenuamente uno dei capisaldi delle regole ecclesiastiche: “nella Chiesa latina esiste per legge il legame tra sacerdozio e celibato”. E poi: “La legge canonica, dunque, non altera il significato del celibato come carisma che viene dallo Spirito, ma limita l’accesso al sacerdozio a coloro che, attraverso opportuno discernimento, sono dotati anche di questo prezioso dono”, scrive Versaldi nel corsivo in cui fin dal titolo (‘Un dono, non un’imposizione’) si capisce come la pensa. “A nessuno viene imposto il celibato per accedere al sacerdozio e nessuno può sentirsi privato del diritto di accedere al sacerdozio se non ha ricevuto anche il dono del celibato”.
Il Vescovo comunque apre alla discussione “sulla convenienza di mantenere tale tradizione (il celibato), purché non si usino false argomentazioni giuridiche non corrispondenti alla realtà”.
Il riferimento è agli scandali dei preti pedofili e a chi pensa di combattere la pedofilia abolendo il celibato. Per Versaldi sono errori nel discernimento della vocazione, e quinid “più di ogni altra cosa è necessario rendere più efficace e attenta la formazione umana e spirituale e il discernimento vocazionale”.