Il simpatico Cornelio e la dolce Viola mi hanno onorata con due regali:
La curiosità del primo, legittima se si vuole approfondire la conoscenza di un blogger, abbinata a un attestato di simpatia, dolcezza e amabilità che non può che fare piacere. Indiscutibilmente. Saremmo ipocriti se dicessimo il contrario.
Seppur frutto di uno spirito ludico che ultimamente sembra avere davvero contagiato il web, gli Award sono un riconoscimento. Per cui ringrazio di cuore e, come si leggerà, non sarà un semplice gesto formale.
In ogni gioco che si rispetti, anche in questo esistono regole. Unendo le richieste in un unico schema dovrei:
➢ rispondere a dieci domande che Cornelio mi ha passato come in una staffetta
➢ raccontarmi attraverso dieci caratteristiche che riguardano me
➢ nominare cinque blog per il Premio Curiosità e altri dieci per il Lovely Blog Award
Mentre penso a come svolgere il mio compito, osservo lo splendido gattino dell’immagine. Mi guarda con occhi imploranti, la sua zampetta sembra bucare lo schermo del pc per accarezzare la mia mano appoggiata sulla tastiera.
Immediatamente lo vedo protagonista di alcuni versi di Baudelaire con i quali non solo accolgo lui nella mia casa virtuale ma, allo stesso tempo, saluto e ringrazio Cornelio che mi ha fatto omaggio di questa deliziosa creatura.
Il Gatto
- II -
Dal suo pelo biondo e bruno
Si effonde un profumo così dolce, che una sera
Ne ero tutto impregnato, per averlo
Carezzato una volta, una sola.È il genio tutelare del luogo;
Giudica, presiede, ispira
Ogni cosa nel suo regno;
è forse una fata, è forse un dio?Quando i miei occhi, verso l’amato gatto
Attratti come da una calamita,
si distolgono docilmente
e guardo in me stesso,allora vedo con stupore
il fuoco delle sue pallide pupille,
chiari fanali, opali viventi,
che fissi mi contemplano.
(Baudelaire, I Fiori de Male, Spleen e Ideale, LI, Il Gatto, – II - )
La rosa di Viola? Un graditissimo cadeau per il quale la ringrazio con una domanda che contiene l’immagine di un doppio fiore, un fiore nuovo che raccolgo per lei e le invio idealmente attraverso le parole di Rimbaud.
Fiori
Da un gradino d’oro, – fra i cordoni di seta, le organze grigie, i velluti verdi e i dischi di cristallo che anneriscono come bronzo al sole – vedo la digitale schiudersi sopra un tappeto di filigrane d’argento, d’occhi e di capigliature.
Monete d’oro giallo sparse sull’agata, pilastri di mogano che sorreggono una cupola di smeraldi, mazzi di raso bianco e sottili verghe di rubino circondano la rosa d’acqua.
Simili a un dio dagli occhi enormi e azzurri e dalle forme nivee, il mare e il cielo attirano alle terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose.
(Rimbaud, Illuminazioni)
Ora è il mio turno: svelare particolari e curiosità sui miei gusti, la mia vita, il mio carattere.
Già fatto in passato (↵click, ↵click , ↵e ancora click) e, in fondo, avviene continuamente, anche se non in modo diretto.
Il registro autobiografico, nel senso stretto del termine, non mi appartiene ma, in realtà, ognuno esprime il proprio IO nel blog, chi parlando apertamente di sé, chi attraverso immagini, racconti, reali o immaginari, chi ancora condividendo alcune esperienze di vita, ma solo a tratti, o determinate letture e preferenze musicali.
La scrittura è sempre “animista”, rivela moltissimo dell’autore e palesa il desiderio di esternazione. Ogni scelta, dal contenuto al lessico, è rivelare un pezzettino di sé.
Comunque sia, me voilà … a modo mio:
Una primula di marzo che ha la matura freschezza di cinquantasette primavere, soddisfatta di avere ancora una corolla variopinta e un discreto profumo, a tal punto che non desidererebbe ritornare bulbo.
Un tenero bacio ha sfiorato i suoi giovani petali in una piovosa serata d’aprile. Le gocce ne hanno rinvigorito il colore: pioggia o lacrime di gioia? Sfumature di pudore?
Di notte la corolla si chiude e riposa. Non sogna questo fiore o rimuove i contorni delle visite notturne.
Di giorno è pimpante: fioritura continua e pensieri spruzzati ovunque insieme al suo profumo.
Ha radici ben piantate nel suo giardino; vorrebbe tuttavia conoscere altre aiuole, altri terricci, altri fiori.
D’altronde è una primula bohémienne!!
Progettando la serata, le viene un’idea: esiste un modo per trovare virtuale dimora in parchi a lei vicini e in cui ama allungare molto spesso i suoi gambi curiosi.
Non ne individua qualcuno in particolare; li sceglie tutti.
Fotografa la sua immagine invitando gli amici, se lo desiderano, a depositarla nei loro giardini perché per lei sono tutti Lovely Gardens.
Le verdi foglie si agitano per salutare e ringraziare dell’eventuale ospitalità, il giallo dei petali s’illumina per un amichevole e caloroso abbraccio.
Ho desiderato chiaramente giocare un po’ e per farlo ho smontato le regole del gioco.
Fuor di metafora, a modo mio ho risposto a domande, esaudito curiosità, parlato di me e nominato tutti voi che arrivate qua, sostate appena o vi fermate un po’, lasciando comunque un segno del vostro passaggio.
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