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Vescovato, sindaco approverebbe una discarica in cambio di una rotatoria: “Tangenti istituzionalizzate” come a Bordolano?

Creato il 06 maggio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Giuseppe Superti contro l’Europa in nome di una discarica, anzi della discarica che da sette anni attende una risposta. E per il sindaco di Vescovato Giuseppe Superti, che si ricandida con la lista Vivere Vescovato contro l’avversaria Mariagrazia Bonfante e Vescovato Insieme Si Cambia, la risposta è chiara: una rotatoria. Non solo il Piano di governo del territorio è stato modificato e prevede con una scritta ben chiara lo spazio già previsto per l’ampliamento della discarica di Malagnino, riducendo inoltre la classificazione da E3 a E2 e rinunciando al carattere strategico del terreno agricolo. No, non basta. Il programma elettorale parte con una bandiera europea e finisce con una discarica da ampliare in cambio di una rotatoria “come opera compensativa” della struttura inquinante.

Vescovato cederebbe quindi, secondo la fascia tricolore Giuseppe Superti, parte del suo territorio a una massa di rifiuti solidi urbani che da sette anni l’Aem non riesce a realizzare, che nemmeno dovrebbe essere proposta visti gli orientamenti del Parlamento europeo, e in cambio di una rotatoria!

Già la legge Berlusconi prevede di dedicare alle opere di compensazione o mitigazione ambientale non più del 2% della spesa per le infrastrutture inquinanti, quindi pochi soldi in cambio di un impatto forte e duraturo. In più non si mitiga né si compensa il danno ambientale: si ricevono soldi.

Sono le “tangenti istituzionalizzate”, secondo l’ottima definizione di Luisa Pea, consigliere comunale dell’opposizione di Bordolano. Anche “Intersezioni”, organo di cultura e informazione professionale dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Milano, boccia l’uso improprio dei soldi delle compensazioni, finalizzato a opere edili o a far cassa e costruire consenso. La critica a una simile, cattiva legge giunge anche da un organo mite, tecnico e sereno come quello degli agronomi e dei dottori forestali, che ha parlato di “compensazioni” tese a costruire consenso, non certo a mitigare o a investire sul sociale. Quel 2% è poco e propone inoltre un baratto fra profitti privati e salute pubblica.

Luisa Pea è stata straordinariamente esplicita: d’altro lato siamo di fronte a uno scambio legale eppure decisamente nocivo per il territorio comunale.

La Regione a propria volta vuole raddoppiare la discarica di Malagnino pur di temporeggiare (quanti anni???) sullo spegnimento dell’inceneritore di Cremona. La Regione ha fatto ricorso ai giudici amministrativi pur di ampliare una discarica. Ecco il pessimo esempio che arriva da una delle Regioni più straziate da politiche ostili all’ambiente e all’agricoltura proprio negli anni della sovrappopolazione, quando una rinnovata agricoltura dovrebbe guardare avanti.

Accade il contrario. La commissione intercomunale che dovrebbe vigilare sulla discarica di Malagnino non si riunisce da parecchio tempo, intanto Giuseppe Superti procede imperterrito. Più rifiuti a Vescovato, meno agricoltura e… una rotatoria in più, fra via Marchi e l’ex statale.

per leggere il programma di Superti cliccare su: vescovato discarica superti


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