Originally posted on Sisohpromatem (Marco Vignolo Gargini):
Il 18 marzo 1944, dopo qualche mese di attività (nell’agosto del 1943 c’era già stata una fuoriuscita di materiale lavico da una bocca posta al piede del conetto del vulcano) ebbe inizio l’ultima grande eruzione del Vesuvio: la lava cominciò a colare giungendo fino a Cercola e raggiungendo i paesi di Massa di Somma e San Sebastiano; per undici giorni l’attività del vulcano proseguì e al termine della stessa furono danneggiati i paesi di Terzigno, Pompei, Scafati, Angri, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Poggiomarino e Cava, mentre gli abitanti di San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma e Cercola furono costretti all’evacuazione. Napoli si salvò, i venti allontanarono la nube di cenere e lapilli dal capoluogo campano. Da allora il Vesuvio è passato dallo stato di attività a quello di quiescenza. La grande eruzione del ’44, avvenuta durante la guerra, ebbe come testimoni gli anglo-americani che occupavano le zone…
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