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Vezzini, primo atto: revocare Giuseppe Fontanella dal cda del Fondo Eridano. Volantinaggio di Corradi: territorio a rischio, stoccaggi senza piani d’emergenzaCREMONA Ha ereditato la scrivania da 9mila euro del suo predecessore Massimiliano Salini, ora ...

Creato il 30 ottobre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Ma la nuova Provincia, presieduta da un sindaco del Pd, Carlo Vezzini di Sesto ed Uniti, potrà prendere decisioni nuove e contrarie rispetto all’amministrazione Salini? Uno dei primi decreti del presidente Vezzini è la revoca di Giuseppe Fontanella, nominato dal predecessore Massimiliano Salini nel consiglio d’amministrazione del Fondo Eridano, che gestisce gli immobili dell’amministrazione provinciale.

“Innanzitutto sostituiremo i nominati con persone di nostra fiducia – ha affermato il neopresidente della Provincia Carlo Vezzini – poi considereremo il valore degli asset. Per ora è davvero presto per prendere una posizione sulla partecipazione o no sul Fondo Eridano”.

CREMONA Ha ereditato la scrivania da 9mila euro del suo predecessore Massimiliano Salini, ora parlamentare europeo del nuovo centrodestra, e l’ha trovata piena di problemi e rivendicazioni dai più disparati angoli del territorio. Il neopresidente della Provincia Carlo Vezzini, espressione di una lista civica sostenuta dal Pd, però non si scompone e tra i primi atti revoca l’incarico a Giuseppe Fontanella e inizia un esame sull’opportunità della presenza del Fondo Eridano, che gestisce in forma privata, facendo parte di una società quotata in Borsa, gli immobili di proprietà dell’amministrazine provinciale. E’ un inizio al buio da parte di Carlo Vezzini, che si trova a guidare un ente destinato a esseere cancellato e che intanto deve svolgere le funzioni che aveva un tempo, quando le risorse regionali e Statali erano molto più consistenti. I dipendenti, non a caso, sono ancora circa 400. Vezzini darà la priorità alle scadenze più imminenti: le opere infrastrutturali in atto, la predisposizione del piano neve per la stagione invernale e il riscaldamento nelle scuole. Nella discorso d’insediamento il neopresidente, sindaco di Sesto ed Uniti, ha affermato che intende muoversi in modo del tutto pragmatico, cercando di condividere il da farsi con i sindaci e tutti i consiglieri provinciali a prescindere dalle appartenenze politiche o territoriali.

Le divisioni territoriali, però, com’è stato osservato, si sono viste anche nella formazione delle liste e Carlo Vezzini subirà inevitabilmente le pressioni di territori mai sinora uniti in progetti di respiro unitario.

Ezio Corradi ha fatto sentire con un volantinaggio prima del consiglio inaugurale di oggi i problemi ambientali, legati agli stoccati di metano e alle trivellazioni. Il territorio viene bucherellato, gonfiato di gas e subisce un trattamento senza piani d’emergenza per gli abitanti. Gli esempi di Bordolano, Sergnano, RIpalta Cremasca, oltre che dell’inceneritore, della discarica di Malagnino e del consumo di suolo, solo per segnalare i primi problemi, non sono stati per il momento ancora nominati. Vezzini per ora considera le questioni preliminari.


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