Oramai ciclico e di livello discutibile come i nostri "Natale in/a... "ritorna la saga dei Fotters/ Fockers con il mostro sacro del conema De Niro e il mago della commedia Ben Stiller.
Purtroppo non all'altezza, Little Fockers riprende anni dopo al fatidico matrimonio tra Gaylord e Pam a Focker's island e tutto sembra andare bene; la routine di ogni giorno che regalano due piccoli gemelli dissimili alla coppia di morosi, il lavoro di Gaylord che è diventatop più grosso e responsabile, Jack con le sue petunie mentali ed in questo capitolo anche fisiche e Kevin (Owen Wilson)che ritorna ad occupare un grosso spazio nella commedia riciclando un pò il ruolo di amico zen che ha avuto nei capitoli precedenti ma con un pizzico in più di malinconia che ci ricorda il personaggio di Dupree (Tu, io e Dupree).
Il moto della vicenda questa volta è la separazione a causa di svariate scappatelle del marito della prima figlia di Jack, la cosa risveglia nel vecchio segugio gli antichi istinti da agente segreto e per la terza volta (come si può ripetere una cosa tre volte al cinema?) perseguiterà il non più giovane Fotter. In aggiunta questo giro ci sono i due figli: bimbo simpatico con un paio di gag gustose e bimba inutile.
Si ride poco e se le battute buone sono un cinque o sei, quelle che si ricordano non ci sono. La Straisand e Hoffman in aggiunta che potevano anche non essere contemplati e in più una Jessica Alba che si unisce allo show. Medio.