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Vi presento l’uomo che ha completato il giro del mondo in 11 anni, a piedi. La storia di Jean Beliviéu e della moglie che lo ha aspettato per oltre un decennio

Da Angelozinna

Vi presento l’uomo che ha completato il giro del mondo in 11 anni, a piedi La storia di Jean Beliviéu, e della moglie che lo ha aspettato per oltre un decennioJean Belivéau ha oggi 54 anni, e vive una vita più o meno regolare a Montreal, in Canada, insieme alla moglie. Niente di particolare se non fosse che gli ultimi undici anni della sua vita li ha passati completando il giro del mondo, a piedi. Cinquantaquattro infatti non è soltanto il numero dei suoi anni, ma è anche il numero di scarpe consumate da quando, nel giorno del suo quarantacinquesimo compleanno, ha detto a sua moglie “esco a fare una camminata”.

Nel 1998 dopo il fallimento della sua fabbrica di luci al neon, Jean si ritrovò in quella che molti considerano una crisi di mezza età, il momento in cui ci si rende conto di star buttando via la propria vita e avere poco tempo a disposizione per cambiare direzione. La decisione di partire arrivò immediatamente dopo, con un, sorprendente, consenso della moglie. “Me ne vado, voglio fare il giro del mondo a piedi” le disse Jean, “Tornerai mai durante il viaggio?”, “No, ma anche a te piace viaggiare, vieni con me”, la moglie che era ormai vicina alla pensione non se la sentì di intraprendere un’avventura del genere e così, pur essendo a conoscenza del fatto che il viaggio del marito sarebbe durato un decennio intero rispose “Tu vai, io aspetterò qui.”

Partito con un budget iniziale di 4.000 dollari, Jean è stato aiutato finanziariamente dalla moglie durante tutto il viaggio, e stima di aver speso intorno ai 50.000 dollari in undici anni, quello che alcuni spendono per poche settimane di ferie. “Sono partito con un piccolo carrello a tre ruote contentente un sacco a pelo, una tenda, un paio di cambi di vestiti, un cuscino, del mangiare e un kit di pronto soccorso” racconta, “In sei mesi oltrepassai gli Stati Uniti, ma ebbi bisogno di altri otto per la sola America Centrale”. Dopo due anni in Sud America, a corto di soldi, conobbe un brasiliano che offrì di pagargli un biglietto per il Sud Africa, e così il viaggio poté continuare.

Nel percorrere oltre 75.000 chilometri in 64 paesi, Jean dichiara di essere stato ospitato da circa 1.600 famiglie, ma in generale solo un terzo dei suoi alloggi è stato presso la casa di altre persone. Per il resto del tempo Jean ha campeggiato e dormito all’interno di chiese, moschee, templi, scuole e perfino prigioni. “Ho conosciuto criminali, assassini ed estermisti” dice “ma l’unica vera volta in cui mi sono sentito in pericolo è quando sono stato svegliato da un puma nella mia tenda in Cile”. La sicurezza insomma, a parte pochissime eccezioni, non è mai stata un problema ma al contempo non è sempre stato tutto facile.

In Australia ad esempio, nel traversare il deserto del nord, bere dodici litri di acqua al giorno non è bastato a placare i 45 gradi di temperatura che giorno dopo giorno seguivano Jean. In Iran, camminare con dei sandali fatti a mano è stato terribile e in Europa in molti lo consideravano un barbone. Le persone che hanno supportato il suo viaggio sono però state moltissime, da coloro che hanno effettuato gratuitamente un’operazione chirurgica alla prostata in Algeria, quando Jean aveva finito i soldi, ad Air New Zealand, che si è offerta di regalare il viaggio di ritorno dalla Nuova Zelanda, la sua ultima tappa, al Canada.

La moglie, Luce, durante tutti questi anni si è impegnata a mantenere attivo il sito internet, rispondere alle lettere, e lo ha supportato fino in fondo dal primo all’ultimo giorno, visitandolo ovunque si trovasse durante le sue poche settimane di ferie all’anno. Al suo ritorno Jean è stato accolto dalla sua città di origine che ha camminato insieme a lui per l’ultima breve tratta.

Oggi Jean Belivéau sta scrivendo un libro dove racconterà la propria storia, e il suo viaggio si potrebbe qualificare per il Guinness dei primati come la traversata più lunga mai effettuata a piedi, anche se Jean non ha interesse ad essere verificato. WWWalk è il sito ufficiale dell’impresa di Jean.


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