

"Ogni particolare di quei pomeriggi di domenica è custodito con cura nella mia memoria... . E' ovvio che stessi bene in quelle domeniche, perché avevo la compagnia di Micheal. Micheal, il miglior amico del mondo. "Trama

Un giorno però, Micheal la porta nel loro posto preferito, la fa sedere e dopo averle detto quanto le vuole bene, le confida di doverla lasciare per sempre. La regola degli amici immaginari impone loro di lasciare i bambini che hanno il compito di aiutare allo scoccare del loro decimo anno di età. Dopo quel momento, i bimbi non ricordano più i propri amici immaginari ma grazie al loro aiuto sono pronti per crescere e diventare grandi. Ma per Jane e Michael la regola non funziona. La piccola ricorda quello che ai suoi occhi è stato il miglior amico del mondo, tanto reale per lei quanto immaginario per gli altri. Piange, soffre, si dispera per settimane ed infine si rassegna alla realtà, cioè che Micheal non tornerà più e che da quel momento dovrà cavarsela da sola. Cerca di non pensare a lui perché sarebbe inutile, tuttavia non dimentica mai Micheal, ed il ruolo che ha avuto nella sua vita. Sa che nessuno la conoscerà quanto la conosceva Micheal e che nessuno riuscirà a farla sentire pienamente felice come quando trascorreva la sua vita con lui, "il miglior amico del mondo".

E' possibile che l'abbia ritrovato? Che dopo tanti anni possa tornare ad essere incondizionatamente felice come quella bambina di nove anni, immaginando le vite dietro ai volti dei passanti seduta accanto alla sua anima gemella, il solo uomo che ha sempre saputo amarla ed il solo che lei possa amare senza riserve? Potrà rimanere per sempre al suo fianco o la lascerà ancora, come vent'anni prima?
Opinioni personali
Rischio di essere molto sdolcinata, quindi se siete allergiche alle smancerie vi consiglierei di scorrere veloce fino alla fine del post...ed andare immediatamente a comprare il libro senza ulteriori indugi.
Vedete, questo libro mi ha toccata profondamente. La storia d'amore fra Jane e Micheal è fra le più commoventi e dolorosamente sospirate che abbia mai letto, irreale nella sua parte un po' fantastica dell'uomo/amico immaginario/angelo custode ma tremendamente reale nei sentimenti che racconta; tuttavia non è solo questo che la rende una grande storia. Per quanto riguarda la mia esperienza, è stata capace di coinvolgermi e farmi volare sui nastri di seta colorata dell'immaginazione e della speranza, in un momento particolare della mia vita in cui avevo perso ogni gioia ed ogni fiducia anche solo nell'esistenza dell'amore. Tuttavia ha fatto più di questo. Mi ha fatto ripensare alla mia infanzia, riportando sapientemente a galla vecchi dolori e dandomi una piccola spinta per superarli. Mi ha aiutato a far pace con la bambina (e la ragazzina) che vive e vivrà sempre dentro di me e mi ha dato la forza di credere in me stessa e nella vita anche quando qualcosa mi sembra impossibile o irreale. Cosa c'è di più irreale di un'amico immaginario?

Critica "seria" o quasi

Può essere un buon libro da spiaggia, come un romanzo che sussurra al nostro cuore. Sta a voi scegliere quale delle due funzioni preferite che abbia per voi stesse, giacché sono entrambe lecite ed esso sa svolgerle tutte e due egregiamente. Non darò voto...datelo voi lettrici per me. Niente potrebbe esser maggior soggettivo della percezione individuale di questa storia.
Il film
Ecco il trailer esteso del film Recentemente ho scoperto che nel 2010 ne è stata fatta una trasposizione cinematografica, che ha visto protagonisti Alyssa Milano nel ruolo della Jane adulta ed Eric Winter nei panni di Michael, per la regia di Mark Piznarski (Gossip Girl, Everwood, Veronica Mars, 90210, American Dreams...). I due attori principali mi sono piaciuti molto, e devo dire che anche quell'odioso mostro di egocentrismo di Hugh è perfettamente interpretato da Ivan Sergiei. In particolare però ho apprezzato Eric Winter che è stato capace di rendere almeno in parte la dolcezza e la cura amorevole che Michael ha verso Jane (gli sguardi che Eric/Michael rivolge ad Alyssa/Jane sono un concentrato di passione,affetto,comprensione,complicità,senso di protezione....), ma anche il suo essere ancora bambino e la sua capacità di far innamorare la donna che ha di fronte non solo in nome dei vecchi tempi, ma con la sincerità la bontà e la profondità della sua sensibilità e dei suoi sentimenti. Basta smancerie!
Michael e Jane ancora bambini, felici ed inseparabili.
Il film non è certo un capolavoro da Oscar, ma è piacevole da seguire e racconta abbastanza bene la storia, seppur condensata, del libro. In fondo purtroppo sono sempre condensate quando vengono riportate sullo schermo! Ci sono delle piccole differenze di trama e di contenuti, come ad esempio il fatto che il Michael dell'infanzia di Jane sia lui stesso un ragazzino, mentre nel libro lo si immagina già grande, ed è proprio per questo che Jane riesce poi subito a riconoscerlo, anche se dubitando della propria sanità mentale. Nel film Jane inizialmente riconosce ciò che quell'uomo le provoca, ciò che il suo istinto le sussurra riguardo a lui, più che lui stesso. A parte simili piccole adattamenti della trama, non cambia tantissimo l'atmosfera del romanzo, sebbene sulla pagina stampata con le parole di J. Patterson tutto sia più travolgente, più intimo e sviluppato più pienamente, grazie alla maggiore disponibilità di spazio.Ve lo consiglio e non dico altro. Ho già detto troppo.
Buona lettura e buona visione.
Con affetto,
Irene