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Via D'Amelio, Palermo ricorda la strage

Creato il 19 luglio 2013 da Webcla
Via D'Amelio, Palermo ricorda la strage

Dopo 21 anni dalla strage di via d'Amelio sono ancora troppe le ''verità negate''. Lo sostiene Rita Borsellino, sorella di Paolo, ucciso dalla mafia.

Ieri in un sit in di commemorazione c'era anche il fratello, Salvatore Borsellino, che ha partecipato davanti al palazzo di Giustizia a un sit in di solidarietà con i giudici promosso dal popolo delle Agende Rosse, il movimento di cui è leader: ''L'agenda rossa non verrà mai trovata perché chi c'è l'ha la usa per continuare il complotto di questa Repubblica, per fare i suoi ricatti incrociati attraverso i quali si possono spiegare dei fatti che altrimenti non avrebbero una motivazione''.

Le manifestazioni proseguiranno oggi in via D'Amelio, a partire dalla mattina, con un momento di gioco e memoria per i bambini dei diversi quartieri di Palermo. Dalle 9.30 alle 13 ci saranno animazione, percorsi di legalità e una merenda a cura dell'associazione Laboratorio Zen Insieme. Sempre in via D'Amelio nel pomeriggio su un palco si alterneranno alcuni magistrati come il gip Piergiorgio Morosini e il pm Nino Di Matteo che ricorderanno il collega ucciso. Alle 16.58, ora dell'esplosione dell'autobomba, verrà suonato il Silenzio. Ai Cantieri Culturali alla Zisa, alle 19, in sala De Seta, ci sarà una tavola rotonda e la proiezione del film ''Con gli occhi di un altro'' di Antonio Raffaele Addamo, mentre, sempre alle 19, la tradizionale fiaccolata, organizzata XIX Luglio da piazza Vittorio veneto raggiungerà via D'Amelio.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 21esimo anniversario del criminale vile agguato di via d'Amelio, ha inviato a Manfredi Borsellino un messaggio nel quale rende ''commosso omaggio alla memoria di Paolo Borsellino e di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, addetti alla sua sicurezza. ''Come ho ricordato il 23 maggio scorso, con i tragici attentati del 1992 in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 'L'Italia fu ferocemente colpita nelle persone di suoi servitori eccezionali, di grandi magistrati, di autentici eroi di quella causa della legalità e della difesa dello stato costituzionale con la quale si erano identificati '.

L'esempio e l'eredità che Paolo Borsellino ci ha lasciato - come tutti coloro che si sono sacrificati per tutelare i valori di giustizia, libertà e democrazia - sono oggi alla base delle iniziative sempre più numerose che spontaneamente si sviluppano nella società civile contro ogni forma di violenza e di insidiosa infiltrazione della criminalità organizzata. Nel suo ricordo, mi stringo ai familiari, rinnovando i sentimenti di gratitudine e di solidarietà di tutti gli italiani''.

''La lotta alla mafia non puo' essere solo una battaglia di ideali: ''dobbiamo intervenire sulle condizioni di sviluppo'' e ''dobbiamo dare ai magistrati gli strumenti e le risorse per combattere la mafia anche attraverso la repressione dei reati correlati, a partire da quelli di corruzione, falso in bilancio, riciclaggio e autoriciclaggio''. Così Piero Grasso ricordando in aula Paolo Borsellino.

"Voglio associarmi" alle parole del presidente del Senato Pietro Grasso, "quanto mai opportune, in questo giorno nel quale la memoria del sacrifico di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta torna in tutti noi". Cosi' il premier Enrico Letta nel prendere la parola nell'aula del Senato per ricordare Paolo Borsellino nell'anniversario della strage di Via D'Amelio.


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