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Via la pancia col cioccolato

Creato il 12 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

cioccolato

Photo credit: Racchio / Foter.com / CC BY-ND

Una dieta al cioccolato: desiderio lontano e irrealizzabile fino a qualche giorno fa, scoperta scientifica oggi, ma soprattutto rivelazione per i golosi che si trattenevano nella speranza di rimanere in forma. Una dieta che non consiste in bevande o “pappette” chimiche al gusto di cacao, come possono temere i buongustai, ma in vero e proprio cioccolato fondente della miglior qualità.

Al contrario delle credenze comuni, infatti, il cioccolato non fa ingrassare, anzi! Lo rivela uno studio condotto presso l’Università di Granada  su un campione di 1458 adolescenti europei, coinvolti nel progetto ‘Helena’ ( Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence). Pubblicata sulla rivista Nutrition, l’indagine mostra che al crescere del consumo di cioccolato, diminuiscono i grassi distribuiti sul corpo e, in particolare, sull’addome: tutto ciò indipendentemente dalla dieta seguita o dall’attività fisica. Secondo gli esperti, il motivo è da ricercarsi nelle catechine (gli antiossidanti del cioccolato), che, compensando il contenuto calorico dell’alimento, aiutano a migliorare il metabolismo generale.

“In quantità moderate , il cioccolato può essere un bene, come il nostro studio ha dimostrato; il consumo eccessivo, però, rimane dannoso” spiega Manuel J. Castillo, coordinatore del progetto. La cosa importante per ricevere tutti i benefici dell’alimento, quindi, non è la quantità, ma la frequenza con cui il cioccolato viene mangiato: ‘un quadratino di fondente al giorno’, insomma, ‘toglie il grasso di torno’.

E le proprietà del cioccolato non si limitano al miglioramento del metabolismo: contribuisce a prevenire infarti e ictus,  aiuta contro la pressione alta, protegge le arterie, contribuisce a diminuire i danni causati dalle sigarette e (fatto meno utile, ma altrettanto apprezzabile) è straordinariamente buono.

Insomma, se è vero che “Forza è riuscire a spezzare a mani nude una barra di cioccolato in quattro e poi mangiarne un solo quadratino”, come sosteneva Judith Viorst, il consiglio mio (e della scienza) è: concedetevi senza rimorsi un po’ di debolezza.


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