L’Italia è stata sempre disponibile per permettere dei nuovi ingressi dei cittadini stranieri per seguire dei corsi di formazione professionale e dei tirocini formativi. Il numero degli ingressi veniva annunciato entro il 30 giugno di ogni anno, ma quest’anno la crisi economica e di lavoro ha cambiato tutto. Il decreto ministeriale che ne indica il numero era stato rimandato, ma – finalmente – è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale con questo titolo: Determinazione del contingente annuale 2013, relativo all’ingresso di cittadini stranieri per la partecipazione a corsi di formazione professionale e tirocini formativi. (13A07121) (GU Serie Generale n.199 del 26-8-2013).
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Questo Decreto del 16 luglio 2013 è stato emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e permetterà l’ottenimento del visto d’ingresso al massimo diecimila (10.000) cittadini stranieri che hanno tutti i requisiti per seguire corsi di formazione professionale e tirocini formativi che completano la formazione professionale conseguita nei loro paesi di origine. Potranno seguire la formazione od il tirocinio presso gli enti abilitati o associazioni senza scopo di lucro anche a loro volta abilitate.
La formazione o tirocinio dovrà avere una durata non superiore a 24 mesi, cioè due anni. Dopo o durante la stessa formazione o tirocinio potrà esserci l’esercizio delle loro conoscenze per sviluppare delle competenze necessarie per entrare meglio nel mondo di lavoro. Questo rapporto di lavoro sarà considerato come lavoro subordinato.
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Gli ingressi saranno ripartiti in questo modo:
Lo stesso Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha distribuito questi ingressi secondo la finalità della formazione stessa e tutti sono ripartiti in tutte le regioni italiane e province autonome. Infatti, sono 5.000 unità di cittadini stranieri che entreranno per seguire i corsi di formazione professionale finalizzati al riconoscimento d’una qualifica o alla certificazione delle competenze acquisite e 5.000 unità di cittadini stranieri per fare tirocinio per completare la loro formazione professionale.
Ecco la ripartizione alle Regioni e Province Autonome delle quote d’ingresso per lo svolgimento di tirocini formativi e d’orientamento da parte di cittadini stranieri.
REGIONE / PROVINCIA AUTONOMA QUOTA
ABRUZZO 50
BASILICATA 30
CALABRIA 50
CAMPANIA 70
EMILIA ROMAGNA 800
FRIULI VENEZIA-GIULIA 400
LAZIO 300
LIGURIA 300
LOMBARDIA 800
MARCHE 300
MOLISE 30
PIEMONTE 400
PUGLIA 50
SARDEGNA 50
SICILIA 50
TOSCANA 400
UMBRIA 30
VALLE D’AOSTA 30
VENETO 800
Provincia Autonoma di BOLZANO 30
Provincia Autonoma di TRENTO 30
TOTALE 5.000
Per ottenere il visto d’ingresso, il cittadino straniero dovrà presentare al consolato italiano nel suo paese la documentazione relativa al corso di formazione o il progetto di tirocinio, che deve essere approvato dall’ufficio regionale competente. Una volta qui avrà un permesso di soggiorno per studio, che potrà convertire in un permesso per lavoro se al termine della formazione troverà un’occupazione.
A tutti coloro che ci vogliono provare, facciamo tantissimi auguri e buona fortuna!
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