Non so che cosa mi prenda questa sera, questo estro di romanticismo che non mi appartiene… stavo pensando al viaggiare e alle sensazione che ti scaturisce dentro, ed in effetti viaggiare è un po’ come innamorarsi, io credo. Le farfalle allo stomaco, le aspettative, le sorprese gli attimi di gioia, la sofferenza nell’allontanarsi e la curiosità di scoprire sempre qualcosa in più.
Ogni tipo di viaggio è un po’ come un amante, se vogliamo, c’è l’impossibile, lo stronzo, il passionale, il romantico e la cozza. Sì, ne sono convinta, viaggiare può voler dire innamorarsi, ma può anche voler dire” facciamoci una sveltina” e non se ne parla più, dipende un po’ come lo viviamo il viaggio, e le aspettative che ci siamo creati.
L’IMPOSSIBILE
L’amante impossibile, quello che desideri da sempre, che non ti fa dormire la notte, ma che non riesci mai a fare tuo. Il viaggio che hai sempre voluto fare, quello per cui stai facendo musina da una vita ma che per ora rimane un’utopia. Dal canto mio si contendono il primato il Perù ed il Messico come destinazioni, mi hanno sempre affascinato ma non ho ancora avuto l’occasione di visitarle. Ma l’amante impossibile necessita una tecnica sopraffina per essere conquistato, per cui non dico che non cadrà mai nella mia rete ma, anzi, che ci sto lavorando.
LO STRONZO
C’è sempre chi fa la parte dello stronzo, c’è una sorta di rapporto odi et amo con questo tipo di amante, lo vuoi disperatamente ma sai che poi, inevitabilmente, ci starai male. Eh già. Ammetto che questo sia il mio profilo preferito, rappresenta una sfida anche se necessita una buona dose di masochismo. Per me è il viaggio on the road, quello che è capace di darti delle soddisfazioni indescrivibili e delle delusioni altrettanto pesanti da digerire. È il tipo di viaggio di cui non mi stancherei mai, che magari arriverò a ripudiare per un periodo ma che tornerò a cercare. Sempre.
IL PASSIONALE
Eh questo quanto ci piace! Potrebbe confondersi con l’uomo/viaggio della tua vita ma alla fine sai bene che gira e rigira rimarrà solo un divertimento. Un viaggio organizzato al minimo dettaglio, in cui ci metti tutto te stesso, che riesce a darti emozioni forti ma che strema. Relazione con il passionale da maneggiare con cura, si rischia l’assuefazione ed il passo successivo è la nausea. Va bene vivere appieno un viaggio, ma senza che diventi un’ossessione.
IL ROMANTICO
Il viaggio in coppia, il classico weekend a Parigi per capirsi dove, in realtà, ciò che si rischia di vedere maggiormente è il colore delle lenzuola della propria camera d’albergo oppure una serie infinita di tramonti e luci di candela. Non critico questo tipo di viaggio, ok forse solo un pochino, ci sono città che sono predisposte per questo tipo di viaggio, ma ciò non significa che non si possa viverle diversamente.
LA COZZA
Quel viaggio che non ti levi mai dalle palle, quell’appuntamento annuale sempre nello stesso posto perché ormai hai comprato la casa lì e cosa vuoi non sfruttarla? E così ogni anno ci si ricasca. Utile sicuramente, ma inevitabilmente la voglia di staccarsi dalla routine prima o poi arriva, per cui questo tipo di relazione è destinato a protrarsi per un tempo lunghissimo, e alla fine due sono le reazioni possibili: o diventa talmente parte della nostra vita che scrollarsela di dosso è più difficile che conviverci, oppure si dà uno strattone netto e deciso, cambiando drasticamente.
Eh sì, viaggiare è un po’ come innamorarsi, il momento della preparazione ed organizzazione è elettrizzante, pieno di iniziative, poi c’è chi è fortunato è trova il tipo di viaggio che fa per lui al primo colpo, c’è chi invece si adagia senza impegnarsi più di tanto nella ricerca, c’è chi invece prima di incontrare l’anima gemella passa per la cozza, per il passionale, per lo stronzo e conclude con la conquista dell’impossibile… voi di chi vi siete innamorati?