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Viaggiare gratis in cambio di articoli? No, thanks

Creato il 15 ottobre 2014 da Elisa Pasqualetto @LizAu87

viaggiare gratis in cambio di articoliLo so, lo so, sto firmando la mia condanna a morte, ma bisogna scrivere per il piacere di scrivere, in primis, non è quello che ci viene predicato in continuazione dagli “esperti di blogging”? Ebbene, io non voglio viaggiare gratis in cambio di articoli, è qualcosa che finora non ho fatto e che non farò mai nemmeno in futuro ed erano mesi che volevo parlarne.

Se già vi stanno venendo i fumi alle orecchie per quello che ho detto e che immaginate possa uscire da questo foglio di carta virtuale, ho come l’impressione che non siano le orecchie il vero problema ma il fuoco che sta bruciando la coda che avete nel posteriore. Detto ciò, voglio solo ricordare che questo è il mio personale punto di vista, che non sto giudicando chi invece la pensa diversamente dalla sottoscritta ma, solo ed esclusivamente, esprimendo un parere, che, in quanto tale, è assolutamente opinabile.

IO TI OSPITO E TU SCRIVI BENE DI ME

C’è chi lo fa e, ovviamente, c’è chi lo chiede, e lo dico perché mi è successo di persona. Albergatori, ristoratori che appena sanno che hai un blog, anzi facciamo un passo indietro, appena sanno che cos’è un blog e poi vengono a scoprire che ne hai uno, la prima cosa che ti chiedono è di scrivere bene del loro locale/hotel. Tra i blogger c’è chi scende a questo compromesso e chi invece no, ai primi voglio dire solo una cosa, dall’alto della mia ignoranza in materia: l’onestà paga, il lettore non è stupido, anzi.

IO TI OSPITO E TU SCRIVI QUELLO CHE VUOI

Spezziamo una mezza lancia a favore di chi invece cerca comunque di risultare onesto, ma (se non faccio l’avvocato del diavolo non mi diverto), ho due domande da porvi, a cui non ho intenzione di fornire risposta:

  1. Non c’è il rischio di essere leggermente condizionati dal fatto che si è ospitati e ci si senta quasi in debito con l’albergatore o chicchessia?
  2. Dal momento che il soggetto ospitante si aspetta una recensione da parte nostra, è probabile che faccia di tutto per rendere il nostro soggiorno piacevole e privo di inconveniente, ma sarebbe stato così se fossimo andati come clienti paganti? La nostra recensione, quindi, risulta attendibile?

Questo onestamente è qualcosa che mi dà da pensare, e quindi torno a sostenere il fatto che viaggiare gratis in cambio di articoli non fa proprio per me.

ONESTÀ A PARTE, IL PIACERE DELLA RICERCA NON C’È?

Altro lato della medaglia che, forse, solo i viaggiatori incalliti potranno capire: il piacere della ricerca. Amo mettermi lì, al computer, magari la notte a cercare il volo più economico, l’hotel o l’appartamento meno esoso, fare i confronti e perdere ore valutando tutte le opzioni perché non è il volo o l’alloggio che importa, ma il viaggio di per sé. Chi ama viaggiare lo sa, che viaggiare gratis non è la stessa cosa, perché il viaggio è un’avventura da costruire giorno per giorno (con programmazione o meno dell’itinerario da seguire),

viaggiare gratis alloggiando in un hotel che non avete scelto voi, facendo cose che non avete deciso voi in prima persona toglie al viaggio stesso quella sua genuinità e quell’imprevisto che lo rende meraviglioso e unico.

Non faccio paternali, o forse un po’ sì anche se non ho l’autorità per farle, ma chi se ne frega, viaggiare gratis in cambio di articoli non è per me, per tutta questa serie di motivi (e dubbi) che vi ho elencato. L’onestà e la trasparenza (e qui mi rivolgo ai blogger o a chiunque scriva online) pagano e pagano bene, ma a lungo termine, siamo quindi in grado di  aspettare?


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