Magazine Cucina
Il territorio di Menfi (provincia di Agrigento), lembo di terra lungo la costa della Sicilia sud occidentale che si affaccia sul continente africano, compreso tra le valli dei fiumi Belice e del Carboj, ha un paesaggio particolarmente variegato, per questo viene definito uno dei più affascinanti di tutta la Sicilia Occidentale, è un percorso naturalistico di eccezionale fascino, particolarmente portato alla coltivazione della vita, lungo la costa il territorio è più selvaggio, rivelandosi di una bellezza rara e sorprendente. La spiaggia è regno di scarabei e tartarughe marine. Agavi, gigli marini e piante cactacee crescono spontaneamente su grandi dune sinuose. Procedendo verso l’interno del territorio si scopre invece un paesaggio più dolce e agreste. Vigneti a perdita d’occhio distesi su morbide colline, e poi ancora uliveti, orti, pascoli e piccoli giardini. E’ la campagna siciliana più autentica, costellata di vecchie cascine e di antiche masserie. I campi sono spesso punteggiati dagli uomini che lavorano i campi. Il lavoro in vigna qui è da sempre l’attività prevalente, grazie alle condizioni climatiche e morfologiche del territorio, ideali per una viticultura di qualità.
Il clima è secco e asciutto, mitigato in inverno dai venti di scirocco ed in estate dalle brezze marine. I venti inoltre arieggiano le piante, mantenendole sempre sane. Grazie alla particolare latitudine, la luce, altro alimento fondamentale della pianta, è forte, intensa, a volte abbagliante. Le tante colline che delineano il paesaggio favoriscono poi una ancor maggiore esposizione alla luce, grazie all'orientamento dei vigneti verso sud. Le tante colline che caratterizzano il territorio determinano, oltre alle diverse esposizioni dei vigneti, anche differenti altitudini, esposizioni, pendenze, tipologie di terreni, in una parola habitat diversi. Ciò ha permesso di avviare un processo di sperimentazione in vigna che ha consentito di definire nel tempo il migliore habitat per ogni cultivar favorendo, oltre che lo sviluppo di una viticoltura di qualità, anche il diffondersi sul territorio di una grande varietà di cultivar differenti. ne fanno parte LE CONTRADE: Cavarretto, Cava di Serpe, Urra di Mare, Stoccatello.
Oggi Mandrarossa coltiva a fianco dei classici vitigni dell’isola grillo, grecanico e nero d’avola, gli internazionali syrah, merlot, carbernet sauvignon, chardonnay. E poi ancora i vitigni più sperimentali quali sauvignon blanc fiano, viognier, chenin blanc, petit verdot e alicante bouschet coltivati nell’isola solo qui, a Menfi. Il legame più stretto con il territorio è espresso dai vini Territoriali, UrradiMare, Timperosse, Bonera, Santannella, CavadiSerpe, le cui uve provengono dalle omonime contrade particolarmente vocate. Il livello qualitativo più alto si raggiunge poi con i pluripremiati single vineyard provenienti da un unico vigneto: Cartagho, un grande nero d’avola in purezza, e la vendemmia tardiva Caladeitufi, da uve chardonnay. Un territorio dalla spiccata vocazione agricola come quello di Menfi è depositario di una grande tradizione gastronomica contadina. Una cucina fatta di odori e sapori semplici, basata sui prodotti della terra (moltissime anche le erbe spontanee ed erbe aromatiche: basilico, menta, origano, rosmarino, salvia finocchietto selvatico; e poi ancora l'asparago, i salanchi, i pissini, la borragine), raccolti dall'orto dietro casa e lavorati con cura e amore dalle donne della comunità. Grande è l’attenzione nella scelta degli ingredienti, della materia prima, in modo da proporre i piaceri di una cucina più sana, naturale. Mandrarossa tutela e promuove questo enorme patrimonio gastronomico tramite la creazione di una grande Brigata di Cucina, composta da 25 Signore di Menfi, mamme e nonne, esperte di cucina contadina, che hanno messo insieme tutto il loro antico sapere gastronomico. Le Signore di Menfi preparano così con mani infaticabili ed esperte i cibi della tradizione secondo le più antiche ricette, per proporli ad appassionati e intenditori. E’ facile lasciarsi rapire dalla gestualità con cui stendono la pasta, selezionano verdure, decorano i dolci, lavorano pesti ed impasti, prepararono sughi ed ancora tritano, sminuzzano, amalgamano, emulsionano, spadellano, si muovono rapide da una parte all'altra, sempre allegre ed entusiaste! E’ un vero piacere intrattenersi con loro, assistere alle preparazioni dei piatti, ascoltare le storie di famiglia, accarezzare i palati con sapori sconosciuti o dimenticati. Non si può non restare affascinati dalla cucina delle Signore di Menfi, magari assaporando la frittata di patate o le sciavate. Nella tavolozza dei sapori grande spazio anche alle verdure, al pane da lievito madre, ma anche a biscotti, paste fresche e dolci, vera gloria di una manualità femminile senza pari.
Le donne di Menfi le protagoniste del grande evento organizzato da Mandrarossa nel cuore di Roma lunedì 28 ottobre, dalle 11 alle 23, presso l’Open Colonna. Un evento lungo un giorno, in cui si alternano e si mischiano piacevolmente appuntamenti più tecnico-didattici - come il banco d’assaggio dei vini del territorio, i laboratori terra, vino e cibo, le degustazioni guidate dei vini - con altri più ludico-spettacolari - come assistere agli show cooking di pasta e di dolci o alla preparazione dei piatti della cucina povera contadina siciliana realizzati dal vivo dalle donne di Menfi, per poi degustarli in abbinamento ai vini Mandrarossa. Il tutto in un’atmosfera sempre piacevole durante la quale approfondire la conoscenza delle cultivar - classiche o più sperimentali - coltivate nell'isola, scoprire nuovi e intriganti abbinamenti tra cibi della tradizione contadina e vini del territorio, annotare le ricette “rubate” alle signore di Menfi, o più semplicemente rilassarsi e divertirsi con la loro semplicità e schiettezza.
Sei banchi di preparazione e degustazione dei cibi contadini presenti all'evento viaggio a Mandrarossa: - il Banco dell’Orto: la signora Lucia, della Brigata di Cucina Mandrarossa, ci ha mostrato la preparazione del macco di fave, piatto tipico della tradizione culinaria siciliana e abbiamo degustato il broccolo saltato e le verdure spontanee di campagna in abbinamento al vino Bonera.
- il Banco dell’Olio: dove ci aspettava la signora Annella per mostrarci la preparazione delle olive fresche schiacciate. Abbiamo potuto inoltre degustare, in abbinamento al vino Santannella, olive in salamoia, passuluna infornati, pane da grani duri antichi di Sicilia tumminia e russello con olio biancolilla, nocellara o valdimazara DOP.
Questi 4 oli extravergine di oliva nel dettaglio:
- LE TUFARE selezione DOP Val di Mazara: blend di Nocellara, Biancolilla e cerasuola. Profuma di erba fresca, carciofo e pomodoro verde. Amaro e piccante in perfette equilibrio. Si abbina a crudo su marinate di tonno e pesci azzurri, verdure grigliate, primi piatti con molluschi, pesci in umido, carni ai ferri e arrosti, formaggi stagionati. - NOCELLARA DEL BELICE monovarietale: profuma di basilico, carciofo, note agrumate, e pepe bianco. Si abbina a tagliata di carne, bollito, verdure cotte, minestre di legumi, pesce. - VAL DI MAZARA DOP: blend di Nocellara, Biancolilla e cerasuola. Profuma di erbe aromatiche e note vegetali., sa va dagli agrumi al basilico, al pomodoro verde. Olio a tutto campo, si abbina sul pane tiepido e caldo, per arricchire primi piatti della tradizione italiana. - BIANCOLILLA monovarietale: fruttato leggere, lievemente piccante, talvolta con sentori di pomodoro, carciofo, mandorla ed erba fresca. Si abbina a pesci in genere, carni bianche, insalate di verdura e di mare.
- il Banco della Pasta: la pasta di grani duri antichi di Sicilia: la chef Bonetta Dell'Oglio con l’aiuto delle signore della Brigata di Cucina Mandrarossa hanno portato a Roma la cucina tradizionale contadina fatta di colori e sapori semplici. E' stato un piacere intrattenersi con la signora Damiana, della Brigata di Cucina Mandrarossa e assistere alla preparazione alla preparazione dei maccarruna e busiati dai grani duri antichi di Sicilia perciasacchi e biancolilla e accarezzare i palati con sapori sconosciuti o dimenticati. 3 primi che ho potuto degustare: a sinistra busiati con sugo pomodoro con acciughe, pinoli e mollica di pane, poi al centro maccarrunna con nepetella, salvia e rosmarino, a destra cavatelli perciasacchi con salsa pomodoro fresca fatta a Menfi
- il Banco dei Pesti e degli Impasti: qui abbiamo potuto ammirare dalla signora Rosa, della Brigata di Cucina Mandrarossa, la preparazione del Pane da lievito madre da grani duri antichi di Sicilia Tumminia, Bidì e Russello e abbiamo potuto degustare Infigghiulate, Sciavate, Pane Pizziato, in abbinamento al vino Timperosse.
- il Banco dei Formaggi: la signora Serafina ci ha fatto degustare la ricotta, la Vastedda del Belice DOP, il caciocavallo palermitano, il pecorino DOP, la tuma, il tummale infornato, vino in abbinamento Cartagho Nero d'Avola ed ancora scaglie di caciocavallo in abbinamento a Urra di Mare.
- il Banco dei Dolci: qui la signora Angela ci ha mostrato la preparazione dei Nucatoli e dei Cannileri e ci ha fatto degustare i Cannoli di Tumminia e le Rote in abbinamento il Caladeitufi.
chef Bonetta Dell'Oglio
Oltre al grande banco dei vini: il grande Banco d’assaggio libero, dedicato ai vini Mandrarossa, potrai degustare vini prodotti dalle uve tipiche dell’isola Grillo, Grecanico e Nero d’Avola
o dai classici vitigni internazionali Chardonnay, Timperosse, Merlot, Syrah e Cabernet Sauvignon, vini di terra proveniente dai vitigni coltivati in collina,
e Sauvignon blanc, Fiano, Viogner, Chenin blanc, Petit Verdot, Alicante bouschet coltivati in Sicilia solo nel territorio di Mandrarossa.
Grecanico, Urra Di Mare, Viognier sono alcuni dei Vini Di Mare provenienti da vigneti coltivati lungo la costa di Menfi.
I vini del territorio #Mandrarossa e il cibo della cucina contadina preparati dalle signore di #Menfi sono stati i protagonisti del grande evento organizzato da Mandrarossa nel cuore di #Roma, lunedì 28 ottobre 2013, presso la suggestiva location: Open colonna Roma, Palazzo delle Esposizioni Via Nazionale Scalinata di via Milano, 9A
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