Asakusa
Dopo esserci sistemati in ryokan, partiamo alla scoperta di Tokyo. La stanchezza dal viaggio è tanta, ma la giornata è lunga e non possiamo metterci a dormire ora, altrimenti risentiremo ancora di più del jet-leg. Però lo ammetto che io avrei dormito volentieri un po’… ma non mi è consentito. E così via verso il complesso templare di Asakusa, dove è in corso il Sanja Matsuri, un importante festival religioso annuale (ve ne parlerò la prossima volta!). Asakusa è uno dei quartieri più caratteristici della città. E, per fortuna, molto diverso dal quartiere dove dormiamo. Così comincio a respirare la vera “aria” di Tokyo. E ad ammirarne la bellezza. Il tempio più importante del complesso è il Tempio Sensoji, dedicato a Kannon Sama, dea buddista della misericordia. Per accedere alla via che porta al tempio, si deve passare attraverso la Porta del Tuono, Kaminarimon. La via che conduce al tempio, invece, si chiama Nakamise Dori ed è un vero e proprio spettacolo. Il luogo ideale dove iniziare a spendere e a comprare souvenir o dolci di ogni tipo. Ci ho letteralmente passato mezza giornata, tra i mille negozietti che si trovano ai lati della strada. C’è veramente di tutto, dai giocattoli ai kimono, dai portafortuna (come i tipici gattini giapponesi che salutano) ai ventagli. Per essere il primo giorno ho già comprato tantissimi piccoli regali per i miei amici e tante piccole cose per me. Non ho badato a spese. Non capita tutti i giorni di andare in Giappone. Ovviamente cerco di fotografare anche qualsiasi dettaglio che attira la mia attenzione. Tra i vari negozi ci sono anche piccoli alimentari dove è possibile acuistare dolci tipici giapponesi e prelibatezze di ogni tipo, come i biscotti (che ti preparano al momento e sono caldi caldi) con la marmellata di azuki (i fagioli rossi giapponesi). E poi non mancano i posti dove si può mangiare: e noi abbiamo potuto così fare il nostro primo pasto in Giappone. Un bel piatto di yakisoba, gli spaghetti di grano saraceno saltati sulla piastra. Sono ancora un po’ lenta con le bacchette… ma ho fatto progressi. E devo dire che mi piace mangiare con le bacchette. E questa pasta era veramente molto buona. Nel pomeriggio abbiamo potuto ammirare il tempio in tutta la sua magnificenza e la processione della festa. Molto coinvolgente vedere tutti questi giapponesi in abiti tradizionali per la festa (forse un po’ caotico… ma solo perché è il primo giorno che siamo qui e dobbiamo ancora ambientarci). Nel tempio Dany ha sperimentato una tradizione giapponese: si prende una specie di cilindro, dal quale esce una bacchetta. Con il simbolo presente su questa bacchetta, si va al cassetto corrispondente e si prende un foglio. E’ una sorta di “biglietto della fortuna”. Se ti piace quello che c’è scritto (è anche tradotto in inglese!) allora puoi tenerti il foglio. Altrimenti lo devi annodare su una specie di “stendino” vicino al tempio, così quello che c’è scritto non accadrà. Poi ogni tanto c’è un addetto del tempio che raccoglie tutti i foglietti annodati e li porta via. Comunque l’atmosfera nei pressi del tempio è molto profonda. Si sente che c’è una religiosità molto forte. Diversa da quella italiana. Ed è facile emozionarsi.