Da sempre l’uomo ha fatto uso di droghe? Quando abbiamo iniziato a usarle? Quali e quando gli Stati intervengono? Le risposte nel documenatrio dal titolo: 6000 anni di droghe, in onda su History channel. Interessantissimo viaggio, nella storia dell’uso delle droghe che parte dal presupposto che tutti noi, facciamo uso di droghe. Non ci credete? Facciamo un viaggio a ritroso nel tempo. Nella storia, l’essere umano è sempre stato circondato da droghe, le stesse piante piante che esistevano migliaia di anni fa. Qual’è stato, allora il primo uso? In tutte le varie culture è esistita l’usanza di ingerire prodotti della natura con effetti allucinogeni.
Gli indizi arrivano dalla preistoria, nelle caverne, nei disegni rupestri, sono sottoforma di segni primitivi, ecco comparire un fungo allucinogeno, lo stesso che gli indiani , chiamavano fungo sacro che induceva in uno stato alterato della realtà. Funghi che contengono psilocibina, che agisce sul cervello umano, procurando effetti così potenti da considerarli magici. Una scoperta forse, accidentale, poi divenuta intenzionale. Per migliaiai di anni, il loro uso è cercato, per permettere la connessione con una forza superiore, per garantire un’esperienza religiosa.
L’Egitto, conosceva una grande quantità di sostanze mediche. Durante i tremila anni della storia dell’antico Egitto si sviluppò una grande, variata e fruttifera tradizione medica, il Papiro erbes, è una raccolta egiziana di testi di medicina risalenti circa al 1550 a.c., uno dei più antichi lavori di medicina conosciuti. La raccolta contiene 700 formule magiche e rimedi popolari utilizzati per curare patologie di varia natura e per allontanare dalla casa bestie come mosche, ratti e scorpioni. Molti i rimedi, per scopi terapeutici, compreso l’oppio. Un antidolorifico efficace. Una vera manna. Durante i riti magici, usavano incenso e mirra che, inalati erano così potenti da “far parlare con gli dei”. In sintesi, i colti egizi usavano le droghe come medicine, per riti magici, ma anche, per divertimento, durante le feste!

È chiaro che queste piante agiscono su certi gruppi di recettori di serotonina che alterano le percezioni e sono le vie per l’altro regno. Strumenti sacri per entare in comunione con forze superiori all’uomo, ma nell’antica Grecia? I filosofi greci facevano un intenso uso di droghe per alterare gli stati della coscienza. Esperienze extracorporee come quelle legate ai misteri Eleusini. I miti Eleusini erano “misteriosi” poiché potevano assistervi solo gli iniziati, i quali dovevano mantenere il segreto perché i riti intesi a promuovere la fertilità dei campi assumevano un carattere magico. Luce, buio, musica, ballo, una sovraeccitazione sensoriale data anche dall’uso del fungo Ergot, che contiene alcuni interessanti sostanze, alkaloidi, usato anche nella produzioen di LSD. E nei riti di purificazione, tramite suffumidificazione, bruciavano incenso, mirra e cannabis. Inalati portano all’ebrezza e procurano pensieri filosofici. Ippocrate riconosce che c’è una ragione scientifica nelle droghe che colpiscono il corpo, esse hanno un potere di

Ora è la cristianità che domina sull’occidente e influenza il pensiero e il nostro modo di vedere le droghe. Ecco che esse assumono lo stigma morale e diventano immorali, fino a che le potenze europee iniziano i loro viaggi di espansione e conoscono il commercio. Gli esploratori riportano in Inghilterra, il tabacco del nuovo mondo. Due emisferi che si scambiano droghe, compreso cannabis e oppio. A questo punto avviene la svolta cruciale della storia umana, subentra il commercio, l’interesse economico, i guadagni della dipendenza. Gli artsiti fanno largo uso di sostanze psicoattive per produrre capolavori, da Shakespeare a Van Gogh, da Charles Baudelaire, a Freud, per citarne solo alcuni. La liason tra arte e droga è uno dei punti fermi (ma non troppo) della modernità.

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