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Il video di Abraham Zapruder, giovane sarto cremonese, mostra  l’ostentazione di potere dei visitatori della Fiera delle vacche, corretto nome italiano di quella che forse per spudorato pudore Cremonafiere chiama Fiera del bovino da latte, come se “vacca” fosse una parola indegna di stare nel titolo di una manifestazione internazionale.

Viene espulso dalla Fiera, che è ostentazione, ricerca d’affari, anche scambio d’idee, ovviamente il territorio, perché l’evento è imprigionato nello scatolone Fiera con accesso a pagamento.

La città diventa quindi uno strumento a disposizione della Fiera, che è vietato criticare da parte di qualsiasi organo d’informazione. Questi automobilisti che parcheggiano sull’erba che cresce a lato di una pista ciclabile di Borgo Loreto non badano ad alcun divieto cartello segnale, nulla. Serve solo un posto per la macchina. E’ la mentalità dell’homo oeconomicus e guarda caso la polizia municipale lascia fare. Tutti i giorni telelaser per far cassa sulla tangenziale ma nessun disturbo alla Fiera, all’economia, a coloro che non si stanno battendo per sviluppare l’agricoltura e la zootecnia, ma che, fra una strategia e l’altra, una lobby e l’altra, la distruggono chiedendo soldi pubblici a valanga.

La città sparisce: tutto ciò che non è parcheggio va umiliato, calpestato. E’ una ciclabile in un quartiere popolare? Ovviamente non ci sono scrupoli.

Allora la Fiera è un fallimento. Lo è l’economia e la cultura concepita in questo modo, fuori e contro la città, senza alcuna idea seria che sia l’interesse personale.

Homo oeconomicus è un concetto fondamentale della teoria economica classica: si tratta, in generale, di un uomo le cui principali caratteristiche sono la razionalità e l’interesse esclusivo per la cura dei suoi propri interessi individuali 

come bene dice wikipedia definendo il tipo d’uomo che ha trionfato e costruito quella che chiamiamo civiltà o mondo sviluppato.

In provincia la stessa classe dirigente sta riuscendo a distruggere l’agricoltura in provincia di Cremona e anche la zootecnia, sta sconvolgendo il territorio con operazioni speculative studiate accuratamente a tavolino ed eseguite con freddezza violenta nella sua stessa concretizzazione burocratica. Si pensi alla violenza del biogas e delle piccole centrali idroelettriche progettate a ogni salto di fiume. Zapruder non si fermerà più.