La storia si ripete. Arrestate questa notte, durante un blitz dei Carabinieri, una trentina di falsi invalidi accusati di truffa allo Stato per aver percepito pensioni di invalidità senza essere in possesso dei requisiti richiesti.
Una truffa in grande stile che ha coinvolto una piccola banda tra cui, una donna affetta da un grave deficit visivo che però, andava a fare la spesa, leggeva il giornale e parcheggiava la propria automobile in stradine strette ed impraticabili.
A seguito delle indagini effettuate, sono scattate varie ordinanze di custodia cautelare per truffa ai danni di ente pubblico, contraffazione di certificazioni e falsità commessa da privati, falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in certificati, copie autentiche e atto pubblico. Si cercano i complici, probabilmente funzionari del comune, che hanno reso possibile tali manovre.
Le indagini sono partite a seguito di un ritrovamento da parte dei militari di Napoli San Giuseppe (coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli) di alcuni verbali di accertamento di invalidità redatti dall’ASL e poi risultati assolutamente falsi. I falsi documenti hanno indotto l’INPS, come previsto dalla legge, ad erogare pensioni d’invalidità con tanto di arretrati a partire dal 2008, per cifre da capogiro. Le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro, infatti, beni per 1,3 milioni di euro.
Sotto inchiesta anche un funzionario del Comune di Napoli che, in passato, era stato già arrestato per reati simili.