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Videoarcheologia Jazz: Red Nichols & his Five Pennies (1929 e 1933)

Da Gerovijazz @GEROVIJAZZ
Repost from Splinder (24 mar. 2009)
Videoarcheologia Jazz: Red Nichols & his Five Pennies (1929 e 1933)Per tener fede alla definizione, attribuitami da un amico, di
“video-arc
heologo del jazz”, oggi propongo due “reperti” significativi sia per l'età, sia per la relativa sorprendente qualità video e audio.I frequentatori di questo blog più “maturi” (per usare un eufemismo) ricorderanno un vecchio film del 1959 I cinque penny (The five pennies). Una caramellosa biografia del trombettista-cornettista Red Nichols (1905-1965), interpretato da Danny Kaye, attore all'epoca molto famoso e oggi pressoché dimenticato. Il film era comunque impreziosito da una gustosa partecipazione di Louis Armstrong, che in questo video possiamo vedere duettare con il protagonista.
Girellando su Youtube ho trovato due video interessanti che ci mostrano il vero Nichols, quando con il suo gruppo chiamato “The Five Pennies” era all'apice della popolarità.Il primo video ha la bellezza di 80 anni e ci mostra un tipico set jazzistico di quegli anni ed il suo interesse consiste sia nell'aspetto musicale, in quando alcuni dei giovani protagonisti diventeranno poi famosi, sia in quello di "costume" in quanto ci offre una visione del clima di quei giorni che precedevano di poco la terribile crisi. Oltre a Nichols, all'epoca ventiquattrenne, sono riconoscibili Eddie Condon, chitarra e voce (24 anni), Pee Wee Russell, clarinetto (23 anni) e Miff Mole, trombone (32 anni). Il pianista potrebbe essere Arthur Schutt e il batterista Vic Berton.
Red Nichols era definito dai critici un pò malevoli, "il Bix Biederbecke dei poveri", infatti pur essendo tecnicamente molto bravo, stando a J. E. Berendt, «non aveva neanche lontanamente la ricchezza di idee e la sensibilità di Bix».
La sua musica era una specie di Dixieland in salsa newyorkese e rappresentò la transizione verso lo swing.
Il video seguente è di quattro anni dopo e, probabilmente è tratto da un film, di cui però non sono riuscito a risalire al titolo.
Il contesto è particolare e l'abbigliamento strano di molti musicisti non consente di riconoscerli. L'unico non in costume al centro della scena è Nichols, che si esibisce in un divertente pezzo intitolato: Troublesome Trumpet.La collocazione temporale, 1933, epoca "New Deal", giustifica il ritorno all'allegria.
Musica e immagini divertenti, anche se non si tratta di puro jazz.

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