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Videocracy, basta apparire… Forse è ora di essere.

Creato il 12 settembre 2009 da Donaldmucci

 

Videocracy, basta apparire… Forse è ora di essere.
Stasera cinema. Ho visto Videocracy; è notte di venerdì ma l’adrenalina che mi ha provocato è tanta da averne ancora per scrivere questo.

Non voglio fare una recensione del film ma scrivere solamente quello che ho notato e non ho letto in giro. Ce ne sarebbero tante da dire comunque, anche se già ne hanno scritto. Magari parlare di quel Lele Mora che mostra il video fascista con tanto di scritta “Onore al Fascio” alla telecamera e sorride, e respira più frequentemente perché emozionato. E poco prima dice che Berlusconi non è come Mussolini però… gli può andare bene. Ovvero il più importante ed influente agente televisivo in Italia dice di essere Mussoliniano.

Poi c’è Corona, che dice che ogni imprenditore per essere tale, dovrebbe prendere esempio da Berlusconi. Corona, lo stesso che ha chiesto ad un padre di un bambino morto ammazzato insieme alla madre, di indossare una maglia da lui prodotta ai funerali. Si avete capito bene: per farsi pubblicità.

Non aggiungo altro e passo oltre.

Sono una che in vita sua ha pianto di fronte a meno di cinque film, bè stasera ne ho aggiunto uno.

Sono una Donna e ho pianto, provando una tristezza infinita per tutte quelle ragazze riprese dal vero, durante le preselezioni per diventare Velina; riprese in un centro commerciale, magari prima di andare a fare la spesa nel supermercato per comprare solamente le cose in offerta o prodotti alimentari di seconda scelta, e non su un palcoscenico ben truccate e rifinite. Una sensazione di pena per quella ragazza visibilmente anoressica che si dimena meccanica con lo sguardo serio e malato, con il desiderio rabbioso di essere selezionata.

Il pugno allo stomaco nel vedere altre dimenarsi in un modo molto più allusivo e volgare di quanto sia disposta a fare una ballerina di lap dance. Alcune portavano vestiti visibilmente Made in China, comprati così perché così si risparmia, chissà se sanno immaginare, o se mai si chiedono quanto vale il giro di affari che c’è nella trasmissione che ci propinano per la selezione delle veline stesse?

Mi arrabbio perché quello che vedo, e che purtroppo è vero, è un ragazzo con la testa chissà dove, che pensa di risolvere la vita apparendo in televisione. E lavora proprio sodo per prepararsi al grande giorno della sua vita, e spende anche soldi per fare in modo di far arrivare quel giorno. Dice che “la televisione rende immortali”… una volta erano i libri, i quadri, la musica e solo quelli di qualità a rendere immortali.

E mi arrabbio ancor di più quando questo stesso ragazzo per il quale provo una forte pena, afferma con convinzione di diritto che per una donna è più semplice mettere a disposizione una parte del proprio corpo per far carriera piuttosto che per un uomo; ne fa una sorta di discorso tecnico, come se per un uomo andare con un altro uomo fosse più difficile che per una donna andare con un uomo solo per ottenere una raccomandazione. Non si tratta in entrambi i casi di prostituzione? C’è veramente qualcuno che riesce a cavillare in questo caso sull’aspetto tecnico?

Per un istante, di fronte a TUTTE quelle ragazze che vogliono diventare veline, addirittura mi chiedo se ho fatto la scelta giusta… Lo studio, il lavoro…  e non sono diventata Ministro. A dire la verità nemmeno ci ho provato, per fortuna quando ero adolescente ancora non c’erano le veline; c’erano già quelle del DriveIn però, antipasto di quello che ci hanno servito negli anni a seguire.

Per fortuna i miei mi hanno allevato come un essere pensante e capisco che per fortuna non sono nata dieci anni dopo, altrimenti non sarei scampata alla cultura, mi correggo coltura, delle veline. La velina sarà più furba ma io che faccio la donna delle pulizie o l’impiegata mi sento più fiera. E mi vergogno per loro, per quello che fanno e mi incazzo perché mi rendono la vita difficile quando sento che le battute maschiliste non cambiano e semmai aumentano negli anni, tanto più che solo quarant’anni fa le donne lottavano per i loro diritti, per l’uguaglianza. Chissà quante di loro si rivoltano nella tomba a vedere quella che oggi è Ministro delle Pari Opportunità.

Buona Notte Ragazze, speriamo che arrivi presto il giorno.


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