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Videogame contro HIV

Creato il 27 settembre 2011 da Mriitan @MassiRiitano

Videogame contro HIVEsempio di quando l’uomo puo’ essere piu’ efficace di una macchina, anche molte volte piu’ veloce di lui a fare i calcoli.

Qualcuno ha mai sentito parlare del progetto Rosetta@home? E’ un progetto che parte da molto lontano, siamo nel 1998, quando l’Università di Washington seleziona piu’ di 300.000 volontari per sfruttare la potenza di calcolo inutilizzata del proprio PC per scoprire e perfezionare delle proteine che potessero combattere diverse malattie umane.

In pratica i volontari dovevano solo tenere accesso il proprio PC, cosi’ da poter sfruttare la potenza della CPU inutilizzata al momento, e per far effettuare complicati calcoli che confluivano poi verso un server centrale per la simulazione globale e quindi partecipare al raggiungimento di diversi obiettivi di ricerca. Qui potete trovare, per chi fosse interessato, la pagina Wikipedia con la descrizione approfondita del progetto.

Dalla base di questo progetto, circa due anni fa, la stessa Universita’ ha lanciato un gioco che oggi ha permesso di individuare uno speciale enzima per la riproduzione e la maturazione del virus dell’HIV.

In pratica i PC del progetto ci lavoravano da circa un decennio, ma dal rilascio del gioco la soluzione e’ arrivata grazie al contributo dei giocatori stessi che sono riusciti ad arrivare a questa scoperta in sole 3 settimane.

Come detto lo scopo del gioco era costruire una proteina, che viene comunque costruita a video come se lavorassimo con dei Lego (ovviamente molto piu’ sofisticati), ma con delle regole di base e un minimo di conoscenza di chimica e fisica si e’ arrivati alla soluzione, applicando fantasia, esperienza e superando i lunghi elaborati dei computer, che procedono per errori successivi e tentativi a modifiche singole.

L’evoluzione, e quindi l’arrivo a pensare ad un gioco a cui potessero contribuire i volontari, e’ venuto proprio dai primi utenti del progetto Rosetta, che vedevano il proprio PC impegato in esercizi stupidi e improbabili, e quindi suggerendo ai ricercatori l’immediata soluzione al problema che il PC stava affrontando.

Ora partira’ ovviamente la sperimentazione del farmaco basato su questa scoperta, e quindi si dovranno verificare i benefici, ma ancora una volta dalla collaborazione, dal lavoro on line e in gruppo la soluzione e’ arrivata rapida e immediata.

La notizia ha per me avuto poca eco, perche’ come tutte le cose l’AIDS ha in questo momento poco appeal verso il grande pubblico con tutti i problemi che ci sono, ma credo che sia una notizia invece veramente importante e da monitorare.

Massi

Videogame contro HIV


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