Girava voce da molti mesi che Blizzard fosse intenzionata a portare Diablo III su console, dato che alcuni giocatori avevano scoperto nei files di installazione del gioco alcune impostazioni preparate per supportare eventuali “joypad”.
Subito la notizia di un’eventuale conversione per console iniziò a circolare sulla rete fino alla conferma ufficiale di Blizzard, evento che assume un significato ancora più importante dato che rappresenta il ritorno della software house al mercato delle console dopo 20 anni di assenza (l’ultimo gioco per console da loro preparato fu Rock’n Roll Racing, gioco di guida per SNES, Mega Drive e GBA). Dopo i lunghi e remunerativi anni di World of Warcraft i ragazzi di Blizzard si preparano a far sbarcare i loro demoni e mostri sovrannaturali su Ps3 ed Xbox 360 entro la fine del 2013.
Diablo III – il declino dei soldi
Blizzard è nota per non sbagliare mai un colpo quando si parla di piazzare successi commerciali, basta guardare alla sua storia degli ultimi 15 anni per capirlo: Diablo, Warcraft e Starcraft sono 3 saghe che godono di fama mondiale e soprattutto con World of Wacraft (che ha raggiunto la cifra record di 12 milioni di account attivi, caso unico nella storia dei videogiochi) Blizzard si è consacrata come developer di primissimo piano, corteggiata da più parti.
Forse è proprio questo il motivo alla radice dei pareri contrastanti esistenti in rete su Diablo III, osannato da alcuni come un degno successore dei precedenti capitoli e condannato da altri come il declino commerciale di una saga che si distingueva proprio per essere “controcorrente”. Il successo commerciale di World of Warcraft ha effettivamente influito pesantemente sulle scelte che Blizzard ha compiuto negli ultimi anni, al punto che per molti fedelissimi fan delle serie sovracitate la casa sviluppatrice si sarebbe “snaturata” per rincorrere guadagni sempre più elevati.
Il clamoroso flop (seguito da cause legali e class-action fatte partire da moltissimi giocatori) della famosa Casa d’aste con soldi reali che aveva fatto parlare di sè all’uscita di Diablo III rappresenta appieno questo curioso fenomeno dei “soldi post-acquisto del gioco” che ultimamente sembra essere al centro di molte produzioni di primo piano. Diablo III si prepara ad arrivare sulle nostre console, finalmente libero dalle varie aste e microtransazioni e tornando ad essere un vero gioco con la G maiuscola.
Diavoli da massacrare
Il gameplay dovrebbe restare pressochè invariato, eccezion fatta ovviamente per il sistema di controllo che risulterà adattato per il joypad: un action/RPG in tema horror/fantasy con ampia componente hack’n slash, personaggi da scegliere e personalizzare con armature ed armi per uccidere orde di mostri assetati di sangue che vogliono impedirci di metterci sulla strada di Diablo, signore del Terrore e principe dell’Inferno. La trama è narrata molto bene con filmati creati a regola d’arte (sono veramente splendidi, Blizzard è maestra in questo campo) e storie coinvolgenti basate sull’eterno scontro tra le forze dell’Inferno e quelle del Paradiso, scontro nel quale noi giocheremo una parte fondamentale dati i nostri poteri sovrumani.
Le ambientazioni sono molto belle e variano da pianure desolate a foreste, montagne innevate, paludi, deserti, catacombe e cattedrali maledette: ogni ambiente è ricco di dettagli e di parti che possono essere distrutte oppure utilizzate per uccidere grandi gruppi di mostri (lampadari che cadono, pareti che crollano ecc.). E’ scontato che la citata Casa d’aste non sarà più presente nella versione console, dato che Blizzard ha provveduto a chiuderla dopo i problemi legali che hanno investito questa caratteristica del gioco negli USA, quindi pare che i giocatori torneranno al vecchio sistema di scambi tramite passaggio diretto durante una partita.
Il sistema di quest e missioni ricorda molto World of Warcraft, gli oggetti ottenibili sono migliaia quindi c’è molta carne al fuoco come nei precedenti episodi. Staremo a vedere se la versione per console riuscirà a far dimenticare i pessimi eventi capitati in questa strana “corsa all’oro” di Blizzard: attendiamo l’autunno per riprendere le armi contro le forze infernali di Diablo.
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